Passeggiando per Milano vi sarà forse capitato di imbattervi in un vero e proprio set cinematografico, con tanto di luci, telecamere e camion di produzione. Questo perché in città le richieste di autorizzazione per girare spot, serie tv, film e documentari sono da qualche anno in vertiginoso aumento. Ad attrarre produttori e registi è soprattutto il centro storico, ma sono molto richiesti anche i parchi, i navigli e le periferie.
Nonostante Roma e Cinecittà rappresentino da sempre il cuore del cinema italiano, anche Milano in passato è stata un importante centro di produzione cinematografica (in particolare per i teatri di posa) e set di famosi film. Pensate che già nel 1917, ben prima di Cinecittà, vennero edificati nella zona di Bovisa gli stabilimenti dell’Armenia Film, di cui oggi è ancora possibile scorgere l’arco di ingresso.
Ecco, quindi, dieci film ambientati a Milano, di vario genere ed epoca, in cui la città non fa solo da sfondo alle vicende ma in un certo senso “partecipa” alla trama con la sua anima e i suoi abitanti.
10 film ambientati a Milano
Miracolo a Milano
1951 ‧ commedia, fantastico ‧ 1h 40m
regia | Vittorio De Sica
con | Emma Gramatica, Francesco Golisan, Paolo Stoppa, Guglielmo Barnabò

Miracolo a Milano è considerato uno dei capolavori del cinema neorealista italiano. Vittorio De Sica iniziò le riprese nel freddo febbraio del 1950. La pellicola ci riporta in una Milano avvolta nella nebbia e ancora deturpata dalla guerra, sia fisicamente che economicamente. Il film narra le vicende magiche e fiabesche del giovane orfano Totò che, sognando un mondo diverso dove poter vivere, con il suo ottimismo riesce a contagiare i senzatetto di Lambrate fino a poi volare via, da piazza Duomo, sul manico di una scopa.
Essendo tutto girato in esterna, potete divertirvi a trovare una corrispondenza tra la pellicola e la città che conosciamo oggi, anche se non è affatto facile. Nelle prime scene si vede bene Via Melchiorre Gioia, all’epoca ancora affiancata dalla Martesana, oggi tombinata. La baraccopoli dove si svolge la maggior parte della trama era invece vicino all’attuale Via Valvassori Peroni, una zona all’epoca quasi del tutto libera, ad eccezione degli edifici del Politecnico e del “Cremlino” (chiamato così a causa delle sue cupole) che spiccano sullo sfondo, e che ora appare completamente trasformata.
Totò, Peppino e la… malafemmina
1956 ‧ commedia, romantico ‧ 1h 42m
regia | Camillo Mastrocinque
con | Totò, Peppino De Filippo, Teddy Reno, Maria Luisa Mangini, Vittoria Crispo

I fratelli Caponi (Totò e Peppino) sono due agricoltori del sud in trasferta nella metropoli lombarda per “salvare” il nipote, studente di medicina, dalle braccia di una soubrette. Intabarrati come cosacchi nonostante il clima primaverile («a Milano la nebbia c’è, ma non si vede»), la coppia deve districarsi tra una serie di disavventure ed equivoci comici.
Le scene in esterna in realtà sono solamente due, ma Milano è fortemente presente nel film come la grande città, pericolosa e lontana dalla vita semplice dei contadini dell’epoca, che nemmeno sanno dove si trova: «Per andare a Milano perlomeno ci vogliono quattro giorni di mare, a meno di non andare a piedi». Iconica la scena in piazza Duomo, quando i due fratelli si rivolgono ad un vigile urbano per chiedere informazioni e non sanno bene se parlare tedesco o italiano.
Rocco e i suoi fratelli
1960 ‧ drammatico ‧ 2h 57m
regia | Luchino Visconti
con | Alain Delon, Renato Salvatori, Annie Girardot, Roger Hanin, Claudia Cardinale

Ispirato ai racconti de Il ponte della Ghisolfa di Giovanni Testori, il capolavoro di Luchino Visconti è forse il film che meglio rappresenta il dramma dell’emigrazione meridionale nel dopoguerra. Milano è vista attraverso gli occhi della famiglia Parondi, (Rocco, i suoi quattro fratelli e la madre) costretta a raggiungere la grande città per sopravvivere. A fare da sfondo alle tragiche vicende dei protagonisti si riconoscono in particolare l’Idroscalo e la palestra di pugilato dove i fratelli si allenano. La stessa palestra La Lombarda, da cui sono usciti importanti campioni internazionali, è oggi diventata una delle sale del Circolo Arci Bellezza, luogo di cultura ed eventi (ne abbiamo parlato qui!). Se ci siete stati, vi sembrerà strano rivedere i medesimi spazi, se pur molto cambiati, sullo schermo.
La notte
1961 ‧ drammatico ‧ 2h 2m
regia | Michelangelo Antonioni
con | Marcello Mastroianni, Jeanne Moreau, Monica Vitti, Bernhard Wicki, Rosy Mazzacurati

A solo un anno di distanza da Rocco e i suoi fratelli, La notte racconta di una Milano completamente diversa: Antonioni rappresenta i drammi di una borghesia annoiata, uscita dalla guerra piena di forze ma senza autentiche speranze. È la Milano del centro, dei nuovi grattacieli (il Pirelli, la torre Galfa), ma anche delle rovine dei bombardamenti. Le vicende si svolgono nell’arco di un giorno e di una notte, e vedono protagonista la coppia, in crisi, di Lidia e Giovanni. La fotografia è straordinaria ed architettonica. Oltre alle immagini iniziali del nuovo Pirellone, sono bellissime le scene della passeggiata di Lidia, girate tra il centro e la zona di Gioia, e dalla sua gita in taxi a Sesto San Giovanni, dove allora era ancora quasi tutta campagna.
Milano Calibro 9
1972 ‧ drammatico, poliziesco ‧ 1h 28m
regia | Fernando Di Leo
con | Gastone Moschin, Barbara Bouchet, Mario Adorf, Frank Wolff, Luigi Pistilli

Negli anni Settanta il clima già teso a livello internazionale (sono gli anni di piombo, quelli delle stragi, dei sequestri e del terrorismo) trascina Milano nel suo decennio più buio. Sono gli anni degli attentati, dei sequestri di persona (se ne contano più di cento solo in città), del contrabbando, della prostituzione e delle innumerevoli rapine. Le bische clandestine e i Night Club diventano i luoghi della Mala milanese, quella di Francis Turatello e Renato Vallanzasca.
Milano Calibro 9 rappresenta con cupo realismo l’atmosfera di questi anni, raccontando le vicende del trafficante Ugo Piazza e dei suoi problemi con un boss malavitoso e con una ballerina di Night Club. Colpisce, in una delle immagini iniziali, la facciata del Duomo completamente sporca a causa dello smog delle auto che fino a quegli anni passavano vicino. In realtà anche chi ha visitato il Duomo fino agli anni Novanta forse lo ricorderà così; è stato completamente pulito solo nei primi anni Duemila.
Eccezzziunale… veramente
1982 ‧ commedia ‧ 2h 15m
regia | Carlo Vanzina
con | Diego Abatantuono, Stefania Sandrelli, Massimo Boldi, Teo Teocoli

È una delle commedie più iconiche di Diego Abatantuono, in cui interpreta tre diversi tifosi: il capo degli ultras milanisti Donato, detto il “Rass della Fossa”, l’interista Franco e lo juventino Tirzan. Le vicende si svolgono tra le periferie e uno stadio di San Siro molto diverso da quello che conosciamo oggi: mancava infatti ancora il terzo anello, costruito qualche anno dopo per i Mondiali di Calcio Italia ’90.
In una delle scene finali sul retro dello stadio si può scorgere anche il Palazzetto di San Siro, crollato durante la grande nevicata del 17 gennaio 1985 che paralizzò la città. Curiosa anche la scena in cui Franco, credendo di aver vinto la schedina, lascia il suo lavoro in un concessionario d’auto situato in una trafficatissima piazza San Babila: ora quegli spazi ospitano un negozio di abbigliamento.
Il ragazzo di campagna
1984 ‧ commedia ‧ 1h 32m
regia | Castellano e Pipolo
con | Renato Pozzetto, Massimo Boldi, Donna Osterbuhr, Clara Colosimo, Sandra Ambrosini

Credo che tutti almeno una volta, cercando casa a Milano, ci siamo sentiti nei panni del povero Artemio nella famosissima scena dell’appartamento: «e la finestra non c’è?» «sorpassata!». Il film racconta le vicende di un semplice contadino che, compiuti quarant’anni, si rende conto di non aver mai lasciato il paese, e decide così di avventurarsi nella grande città. Celebri le scene dell’arrivo in trattore in Corso Vittorio Emanuele (allora ancora aperto alle auto) e del difficile attraversamento di Piazza San Babila a piedi, aiutato da una vigilessa.
Il residence dell’appartamento di Artemio era a Bruzzano, ma è stato abbattuto qualche anno fa, la sua casa in campagna a Borgo Tre Case (in realtà Gambolò, in provincia di Pavia) è invece perfettamente restaurata ed attualmente in vendita.
Chiedimi se sono felice
2000 ‧ commedia, romantico ‧ 1h 40m
regia | Aldo, Giovanni e Giacomo e Massimo Venier
con | Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Poretti, Marina Massironi, Silvana Fallisi, Paola Cortellesi

La maggior parte dei film del trio comico milanese (Aldo è nato a Palermo, ma si è trasferito al nord quando aveva solo quattro anni) è stata girata a Milano, e in questo caso sono molte le scene in esterna, in cui i protagonisti passeggiano o vanno in bici per la città. Racconta la storia di tre amici che, tra problemi e drammi d’amore, cercano di portare in scena l’opera teatrale Cyrano de Bergerac. Il film è del 2000, rispetto ad allora la città è certamente cambiata, ma non di molto. Forse riconoscerete il negozio dove Giovanni fa il mimo, la Coin di Piazza Cinque Giornate, oppure la piazza della celebre partita di basket contro i ghisa, Piazza Mercanti (la statua che danneggiano è ovviamente un oggetto scenico), in pieno centro e a pochi metri dal Duomo. Molto belle anche le scene del trio in bicicletta lungo il naviglio Pavese, all’altezza di Rozzano.
Lo spietato
2019 ‧ drammatico, poliziesco ‧ 1h 51m
regia | Renato De Maria
con | Riccardo Scamarcio, Sara Serraiocco, Alessio Praticò, Alessandro Tedeschi, Marie-Ange Casta

Lo Spietato è l’adattamento cinematografico del saggio Manager Calibro 9 scritto da Piero Colaprico e Luca Fazzo, tratto dalla storia del criminale Saverio Morabito. È un gangster movie all’italiana, ispirato proprio ai polizieschi noir degli anni Settanta. Il film racconta la malavita milanese di quegli anni attraverso gli occhi di Santo Russo, un calabrese arrivato a Buccinasco (nella periferia milanese) da piccolo, che da subito entra in contatto con la criminalità fino a diventare un vero e proprio gangster. I costumi, le location e i colori rispecchiano fedelmente l’atmosfera dell’epoca, raccontando bene la Milano tra gli anni ’70 e ’80, la città “da bere” e del boom edilizio, ma anche quella delle periferie e del crimine.
House of Gucci
2021 ‧ drammatico, crime ‧ 2h 37m
regia | Ridley Scott
con | Lady Gaga, Adam Driver, Jared Leto, Jeremy Irons

Negli ultimi anni anche i registi internazionali hanno messo gli occhi su Milano. È il caso, per esempio, di Ridley Scott con House of Gucci, che ha portato in città star come Lady Gaga, Adam Driver e Jared Leto. Il film racconta le vicende reali che nel 1995 portarono Patrizia Reggiani a commissionare l’omicidio del suo ex marito Maurizio Gucci, ex presidente dell’omonima casa di moda.
Maurizio Gucci abitava in Corso Venezia e ogni mattina si recava al lavoro a pochi passi di distanza, in Via Palestro, dove una mattina è stato colpito mortalmente da due sicari. Questa scena è stata in realtà girata a Roma, così come altre scene sono state girate sul lago di Como e a Gressoney. A Milano possiamo riconoscere Via Festa del Perdono, dove Patrizia incontra Maurizio la seconda volta, e la bellissima Villa Necchi Campiglio, nel film casa di Rodolfo Gucci.
Questi sono alcuni dei film ambientati a Milano che ci sono piaciuti. Ne hai altri da consigliarci? Scrivici su Instagram e raccontaci tutto > @lestradedimilano