Si racconta, in riferimento a molti decenni fa, di una Milano in cui il tempo libero dei propri abitanti veniva scandito tra bettole e balere. Il “trani” era la tipica e fumosa osteria milanese, il luogo in cui avveniva la mescita e la vendita del vino ai tanti lavoratori che tra una partita a carte, una a morra e qualche canzone intonata in accompagnamento al suono della chitarra, sperimentavano un tipo di socialità che appare ai nostri occhi contemporanei (e virtual-addicted) figlia di un tempo ormai anacronistico. Le balere, ancora, erano invece i luoghi prediletti in cui i “fioi” portavano le proprie belle a fare quattro salti in pista. In un’atmosfera intima e informale, ogni sera si susseguivano senza sosta le musiche dei vari complessi che (categoricamente live!) fungevano da unica colonna sonora possibile alle storie di vita, e d’amore, dei giovani milanesi dell’epoca.
Spirit de Milan
Via Bovisasca 57/59 | Milano
+39 3667215569 | info@spiritdemilan.it
Ma – Do | 19.30 – 24
Sito | Facebook | Instagram
Lo Spirit de Milan è la sintesi contemporanea di tutto questo e ancora di più. Un locale dall’anima tradizionalmente milanese, in cui è possibile incontrare una galleria di persone di tutti i tipi e di tutte le età (da bambini piccolissimi che scorrazzano tra gli spazi esterni, fino a ultranovantenni che tentano ancora qualche mossa sulla pista da ballo) trascorrere una bella serata all’insegna di musica dal vivo e cibo semplice e gustoso. La cornice che fa da sfondo ai tanti eventi dedicati di volta in volta allo swing, al jazz, al blues, al tango, al cabaret, al teatro e alla musica sinfonica, altro non è che la splendida struttura di archeologia industriale che, progettata nel 1921 dall’architetto futurista Antonio Sant’Elia, ha ospitato fino al 2004 le Cristallerie Fratelli Livellara. L’area di Via Bovisasca 59, composta da una serie di spazi interni ed esterni che si incrociano e compensano, presenta con orgoglio sulla propria pelle cementizia le cicatrici dei suoi novantasette anni di vita vissuta, fascinosamente mantenuti percepibili attraverso la scelta di ristrutturare solo lo stretto necessario a favore di una autenticità senza eguali.
Foglie di edera rampicante che si rincorrono lungo tutte le pareti esterne, luci a filo che passano da un magazzino all’altro dell’ex complesso industriale e grandi tavoloni sociali sono gli elementi primari che “arredano” l’estivo dello Spirit. Ogni elemento sembra studiato per favorire la socialità, quella vera, quella vintage, e così tra un bicchiere di vino, qualche patatina, oliva, cipollina e fetta di salame del classico aperitivo meneghino che viene proposto agli astanti, non è difficile poter fare due chiacchiere, scambiarsi opinioni e fare nuove conoscenze assaporando l’essenza di una Milano che per le nuove generazioni sarebbe stata possibile rivivere solo attraverso i racconti di sciuri e sciure in veste nostalgica.


La fabbrica della Sgagnosa è il pittoresco appellativo con cui viene denominato il ristorante dello Spirit. Sgagnosa deriva dal verbo milanese “sgagnare”, ossia mangiare avidamente, con gusto. E qui succede davvero: la cucina propone una serie di semplici specialità milanesi stagionali (che intelligentemente strizzano l’occhio un po’ a tutti, onnivori, vegetariani e intolleranti) e che spaziano dalla polenta fritta alla cotoletta, dal vitel tonné alla tartare di manzo fino alle lasagne in bolletta (“povere”). La sala interna dedicata alla convivialità è stata ricavata in un enorme spazio a tre navate, con soffitti altissimi che presentano un sistema strutturale in acciaio mantenuto scenicamente a vista. Anche in questo caso le pietanze vengono servite su lunghi tavoloni condivisi; di legno massiccio e illuminati da lampade pendenti industrial, sono rivestiti, come a favorire l’immaginario, con tovaglie a quadrettoni bianchi e rossi.
Lo Spirit de Milan è un regalo di Luca Locatelli, ideatore e manager del progetto, alla città. Un microcosmo che lotta ogni giorno contro le insidie della burocrazia per mantenersi vivo. Un’occasione di riscatto per la periferia, un centro di aggregazione e partecipazione senza target che fa dell’anti omologazione la propria bandiera e della storia e delle tradizioni della città meneghina la propria virtù. Insomma, per sentirvi dei veri ciucianebbia, e per supportare un progetto che viene dal cuore e dallo spirit, non potete che decidere di vivere un’esperienza magica da queste parti.


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