Una volta la casa sull’albero, una volta un igloo in mezzo ai boschi, una volta in tenda nel deserto…e allora vuoi mica non provare una notte in una casettina sotto le stelle? Che poi chiamarla casettina è riduttivo, ovviamente. Negli ultimi anni ho girovagato diversi glamping, tra Italia, Europa e un po’ nel mondo, per poi ritrovarmi a fare questa esperienza a due passi da casa. Abbiamo sognato e passato tutti alcune notti estive tra campeggi, prati, spiaggia e vigne ad ammirare le stelle, ma questa versione un po’ più comfy mi mancava. Non potevo di certo tirarmi indietro quando Erica (la solita tentatrice tra vino ed esperienze!) mi ha proposto una notte in rifugio sotto le stelle, e sono qui per raccontarvelo…


Le ragioni per cui andare in una Starsbox:
- Magia: perché tutti almeno una volta nella vita abbiamo dormito, o sognato di farlo, sotto un cielo stellato.
- Struttura: perchè il design della box è studiato per avere tutti i confort necessari per passare una notte nella natura
- Esperienza: perchè svegliarsi e vedere l’alba sentendo solo il rumore delle mucche al pascolo non ha prezzo!


Un progetto giovane ed innovativo
Letteralmente una scatola di stelle, ed è proprio così che si presenta una Starsbox. Officina82 in collaborazione con Studio Arredi hanno dato vita al design delle casette entrando a far parte dei Best Project archilovers 2018. Ispirato ai piccoli rifugi dei pastori delle Alpi, nasce questa “scatola” dal design innovativo e attento all’ambiente. Un nuovo modo per restare a contatto con la natura, se vogliamo in chiave più comoda e trendy. In seguito alle prime casette installate presso il Rifugio Mongioie ha preso piede una vera e propria costellazione. Una rete di Starboxer, principalmente disseminati in Piemonte, hanno dato il via ad un nuovo modo di fare campeggio. Dalle Alpi alle colline delle Langhe, fino ad arrivare in Croazia, si può soggiornare a ridosso di rifugi e agriturismi. Look UP è il loro auspicio a spingere lo sguardo (oltre che a spingere il tetto) verso l’alto per godersi il cielo e la natura in ogni suo momento.


Quattro passi per raggiungere la pace e Starsbox
Io e il glamping ci conosciamo, tra vari tira e molla, ormai da qualche anno. E allora quando un’amica ti chiama per invitarti ad esplorare le montagne piemontesi in una cassettina di legno con il tetto apribile, che fai rifiuti? Siamo partite belle cariche sapendo che ci aspettava un’oretta di camminata, che poi sono diventate poco più di due tra pause acqua, pausa foto, pausa animali e le pause ohmiodio sono fuori allenamento. Insomma ad un certo punto siamo arrivate e abbiamo subito ammirato un bellissimo panorama, con birretta in mano come premio per la salita. Al Rifugio Mongioie sono installate 4 Starsbox che hanno alle spalle la grande parete del Mongioie (2630 mt) e la Cima delle Saline (2612 m), uno spettacolo da togliere il fiato! Abbiamo ricevuto la chiave e siamo subito andate ad esplorare l’interno, super curiose di vedere questo tetto magico. Tirati fuori quei quattro muscoli delle braccia abbiamo aperto il tetto della nostra Starsbox e ci siamo lasciate andare a far foto e a goderci il panorama. Nella casetta non manca nulla: un letto confortevole, le lucine per la lettura, una borsa a rete (ecologica!) per portarsi in giro il necessario, come la torcia. Il rifugio è meta di escursionisti i quali partono da qui per raggiungere vette decisamente più elevate, senza prima aver fatto sosta qui per ricaricarsi. Anche noi, arrivata la sera, ci siamo ricaricate con l’ottima cena del rifugio, con cibo locale e innaffiato da vino rosso.


Un notte al rifugio tra stelle e mucchine belle
A ridosso di settembre lasciare il tetto aperto tutta la notte forse sarebbe stato troppo azzardato e a rischio polmonite, ma abbiamo potuto vedere, tra una nuvola e l’altra, un bellissimo cielo senza alcun inquinamento luminoso né quasi acustico. Sveglia presto per me ed Erica, che non volevamo perderci lo spettacolo dell’alba dalla Starsbox. Abbiamo aperto il nostro rifugio della notte e, con non poco coraggio, siamo uscite da sotto il piumone per spalancare le porte della casetta. Che pace, che luce e che silenzio. Ci siamo godute l’alba con le sfumature del cielo che cambiavano in continuazione. Tutto ciò che ci circondava sembrava incantato, avvolto in un’aura di tranquillità e di devozione verso la natura. Anche i pascoli di mucche con i loro campanacci facevano da cornice a questo quadro. Viste le prime luci del sole ci siamo rannicchiate ancora un po’ al calduccio prima di fare colazione al rifugio. Abbiamo passato la mattinata ad assaporare i raggi del sole nella frescura della montagna, preparandoci alla discesa verso la valle. Un saluto alle mucchine, alla nostra confortevole Starsbox e via verso casa. E’ stata un’esperienza unica nel suo genere che non vedo l’ora di replicare. Corro subito il sito a sbirciare la costellazione e a farmi ispirare per la prossima esperienza di notte stellata del prossimo anno…



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