Il vino per me è una scoperta e una passione che mi ha preso nel corso degli ultimi anni. Per me non è solo una bottiglia o un bicchiere da degustare, ma è molto di più. Il vino è convivialità, esplorazione, condivisione di emozioni, è amicizia! Così, durante un pomeriggio piovoso autunnale, ho accolto l’invito di Elias ad andare a visitare la sua cantina. Conosco il giovane Grimaldi, come i loro vini, da diverso tempo, ma mai ero stata a visitare la loro Tenuta dove nasce la magia dei loro numerosi e pregiati vini. Purtroppo l’incessante pioggia non mi ha dato modo di poter toccare con mano i vitigni adiacenti, ma posso sempre usarla come scusa per tornare! La voglia di fare due chiacchiere unita a quella di scaldarsi con del buon vino, hanno tirato fuori un bel pomeriggio in langa…
Cantina Grimaldi Langhe
Via groppone,1 | Frazione Valle Talloria | Diano d’Alba
Lu – Ve | 9 – 12 / 14 – 18
Sa |visite su prenotazione
Sito | Instagram



Le ragioni per cui andare da Grimaldi:
- Millemila vini: la cantina Grimaldi produce ben 12 vini, senza contare la Grappa di Barolo e il Barolo chinato. Può bastare?
- La posizione: La tenuta si trova nel bel mezzo delle Langhe, ai piedi del Castello di Grinzane Cavour, quale miglior scusa per venire a visitarli entrambi?
- La Barberaaaa: la loro Barbera d’Alba Superiore è l’unico vino della cantina che invecchia in barrique… da provare!



Quattro generazioni a confronto da Cantina Grimaldi nelle Langhe
Come tutte le grandi cantine che si rispettino, anche quella di Grimaldi affonda le proprie radici nei terreni delle Langhe. Elias, al momento ultimo componente della famiglia entrato in azienda, mi ha raccontato la storia della sua famiglia. Già agli inizi del XIX secolo il signor Giuseppe produceva uve da dolcetto che venivano vendute ad Alba per essere acquistate dai vinificatori. A partire invece dal dopoguerra, il figlio Carlo (nonno di Elias), dopo aver iniziato ad allargare ed arricchire i poderi terrieri di famiglia, ha iniziato ad imbottigliare con il nome Grimaldi. Da qui la strada è stata tutta in salita: nuovi vitigni a disposizione danno il via intorno agli anni ‘50 alla produzione delle prime annate di Barolo e Barbaresco. La cantina viene trasferita dove si trova attualmente, nella Tenuta Il Groppone. Gli antenati di Elias sembrano essere irrefrenabili! Fanno in quegli anni ulteriori acquisti di appezzamenti tra Langhe e Roero, sviluppando vini eccelsi.
Arriviamo quindi quasi ai giorni nostri dove Luigino, padre di Elias e attuale componente della famiglia in carica, si dedica anche all’esportazione dei grandi vini di famiglia.
I Grimaldi si espandono prima in Europa e di seguito anche in altre parti del mondo. Giunge allora il 2013, anno in cui ufficialmente il pivellino di famiglia (scherzo Elias!) entra a far parte della crew e partecipa attivamente a tutto il duro lavoro che sta dietro alla cura dei vigneti e alla produzione di così tanti e così ottimi vini. Basta con la storia, qua è ora di assaggiare!



…il momento che amo di più
Dopo aver visto ogni singola parte della cantina, dalle botti alla sala degustazione, siamo finiti a stappar bottiglie. E’ stato proprio nella sala degustazione che ho appreso davvero l’importanza storica di questa cantina. La famiglia ha infatti conservato intatte le bottiglie che sono riusciti a recuperare dopo la bruttissima e devastante alluvione. Le bottiglie in questione sono state volutamente mantenute così: ricoperte dal fango, per testimoniare quello che è stato e di come ci si sia rialzati a testa alta. La bottiglia più antica rinvenuta nella cantina è un Barolo del 1901.
Ho assaggiato in diverse occasioni informali i vini della famiglia di Elias, (Grimaldone per gli amici) ma essere qui in veste “ufficiale” di assaggiatrice seriale è stata tutta un’altra storia. E’ stato bello poter sentire un amico che parla con grande orgoglio delle proprie tradizioni e della propria famiglia. Condividere pezzi di storia personale, raccontare le proprie passioni e trasmetterle in modo efficace non è affatto semplice. E’ stato tutto molto più facile quando ho potuto assaporare direttamente i vini. Gavi, Arneis, Chardonnay, per poi passare ai rossi quali Barolo, Barbaresco e la celeberrima Barbera d’Alba Superiore. Mammia mia che Barberaaaaaaaaa! Mentre io tranquillamente degustavo con quasi tutti i sensi quei vini meravigliosi, Elias mi ha ancora riferito i loro ultimi incontri con clienti moooolto lontani.
Alla fine anche in Cina si divertono a bere roba buona a quanto pare. Ma non solo! Dovete sapere che la mamma di Elias è svizzera e una coppia di famosi viaggiatori seriali è venuta a trovarli e ha scritto un articolo super cute sulla loro famiglia. Ovviamente io non ci ho capito nulla, indovinate perchè? Ma per la lingua ovviamente! Insomma ho terminato la piacevole visita e sono ritornata a casa pensando alla prossima cantina da esplorare. Intanto potete trovare tutte le altre cantine che ho visitato qui…



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