Che siate pugliesi o no, la probabilità che scorra in voi un po’ di sangue pugliese è altissima! Ancora più alta la possibilità che vi siate già innamorati di questa terra, del suo mare e del suo cibo. Noi siamo andati alla scoperta della Terra delle Gravine, parte meno conosciuta della Puglia, e non si può dire altro se non che ne siamo rimasti folgorati! Venite con noi in questo tour della Terra delle Gravine!
Press Tour Terra delle Gravine
Ginosa, Taranto e Laterza | Puglia
Dove andare | Ad avvistare i delfini a Taranto
Dove pranzare | Masseria Amastuola
Dove fare colazione | Forno Ottocento
Cosa imparare | A fare le mozzarelle | Masseria Il Candile
Dove fare cena | Masseria Savoi Resort
Dove dormire | Albergo Diffuso al Casale
Sito | Facebook | Instagram
Quando si apre la prospettiva di un viaggio noi non sappiamo mai dire di no. Così quando la Regione Puglia ci ha invitato a partecipare in questo tour della Terra delle Gravine non abbiamo saputo resistere e così Daniele è saltato su un aereo per andare a scoprire questa fantastica terra, dall’ospitalità incredibile e dalla bellezza sorprendente. Inutile dire che è tornato con qualche chilo in più e tante, anzi tantissime foto. Ve lo raccontiamo perché merita proprio farne la prossima destinazione per un weekend!
Giorno 1 | Visita al Panificio Piccolo e degustazione di prodotti tipici
Non c’è bisogno di specificare come siamo stati accolti, perchè l’accoglienza pugliese si sa, non ha uguali, perciò ci siamo subito sentiti accolti e protetti da questa bellissima terra. L’arrivo a Ginosa è stato tranquillo, abbiamo avuto tempo di visitare il paesino per conto nostro e di iniziare a capire dove ci trovavamo. Pietra bianca, palme, case arroccate una sull’altra e una natura incontaminata attorno.
Subito dopo questa terribile fatica però eravamo già pronti per una degna accoglienza nella piazza del paese dove una tavola imbandita ci attendeva nel ristorante Alibi.






Subito dopo pranzo abbiamo visitato il Forno Piccolo di Ginosa dove Peppino, proprietario di questo forno familiare da generazione ci ha fatto vedere come realizza i “dormenti”, ossia delle deliziose pagnotte arricchite con cannella, limone e zucchero che dopo una lievitazione di 10/12 ore cuociono in forno. Ma ovviamente non ci siamo fatti scappare la presentazione della focaccia pugliese, che Peppino condisce con le cime di rapa o con i cavoli e la pancetta.



A seguire, non paghi della focaccia, abbiamo cenato presso il ristorante le Antiche Mura deliziati da antipasti tipici, formaggi della zona come il cacioricotta per poi non farci mancare, naturalmente, le orecchiette con le cime di rapa e gli strascinati al pomodoro. L’avevamo già detto che questo sarebbe stato un viaggio gourmet? No? Beh ma in Puglia se non mangi che cosa vai a fare? ;))
Giorno 2 | Tour di Ginosa e a lezione di cartellate
Da non perdere a Ginosa:
- Habitat rupestre di Ginosa
- Castello
- Chiesa Matrice della Madonna del SS. Rosario
Il secondo giorno fa freddo, piove. Ok siamo in Puglia, ma è pur sempre Dicembre… difficile da accettare. Usciamo diretti a Palazzo Tarantini, palazzo del 1732 della famiglia nobile di Ginosa, che sorge sulla Piazza dell’Orologio. Piazza che ospita i palazzi più importanti della città. Ci raccontano che nel palazzo si riuniva la Massoneria, come risulta da alcuni affreschi e che oggi viene utilizzato come location per girare le fiction italiane.
Durante la visita scopriamo inoltre che Ginosa è una città di origini antichissime. Nel Paleolitico infatti gli abitanti della zona abitavano le grotte (come in una città vicina dite?) che sono state abitate fin in tempi moderni. Nel 2013 però una grave alluvione ha profondamente modificato il paesaggio e tutta la sua morfologia.


E la città ha avuto ospiti molto illustri. Pier Paolo Pasolini infatti sceglie di girare qui alcune scene del film Il Vangelo secondo Matteo, questo perchè a Matera gli era stato vietato di far detonare della dinamite all’interno delle grotte per farle crollare per girare la scena del terremoto…
Dopo tutta questa mattinata piena di storia era finalmente il momento di mangiare, che eravamo rimasti a bocca asciutta fin troppo a lungo! E questo pomeriggio si prevedeva un’attività davvero incredibile: a lezione di cartellate, il tipico dolce natalizio pugliese!

Così ci siamo spostati al Forno Ottocento per sporcarci le mani.
L’impasto si prepara con farina di grano duro, olio extra vergine di oliva pugliese, limone e un goccio di vino bianco. Dopo aver formato l’impasto si tagliano delle strisce di pasta sottile e si arrotolano su se stesse per formare delle girelle. Le cartellate vengono fritte in olio d’oliva e si mangiano con un po’ di miele o zucchero a velo.



Giorno 3 | Alla ricerca dei delfini a Taranto e visita alle Masserie
Da non perdere a Taranto:
- Castello Aragonese
- Museo Nazionale Archeologico di Taranto – MArTA
- Chiesa di San Domenico Maggiore
Il terzo giorno era tempo di andar per mare! Ci siamo diretti a Taranto, città dei due mari, e siamo partiti alla ricerca dei delfini con l’associazione Taranto Jonian Dolphin. Questa associazioni si batte per la conservazione e la protezione dell’ecosistema marina e si occupa di monitorare i delfini che vivono nel mar Ionio. Uno dei grandi obiettivi dei prossimi anni è di liberare tutti i delfini in cattività, ossia quelli che ci sono nei delfinari… ma la strada è ancora lunga! Purtroppo questa mattina nessun delfino è venuto a salutarci, ma abbiamo comunque fatto una bellissima gita in barca e un bagno di sole!






Giusto il tempo di arrivare a terra e di visitare il Museo Archeologico ed era ora di pranzare. Oggi ospiti della Masseria Amastuola. Pranzo presso masseria Amastuola. Una masseria del 1400 immersa in un incredibile vigneto e da ulivi secolari. Al suo interno è presente una cantina per la produzione di vino biologico che nasce dall’incontro di tradizione e ricerca. Un luogo magico dove la storia si unisce alla modernità e dove tutto è curato, attento, confortevole.





Giorno 4 | Laterza, le mozzarelle e la cena in agriturismo
Da non perdere a Laterza:
- Cripta rupestre “Cantina Spagnola”
- Chiesa Matrice di San Lorenzo Martire
- Il museo della Maiolica
- Gravina di Laterza
L’ultimo giorno avremmo dovuto fare un bellissimo giro in mongolfiera per vedere le gravine dall’alto… ma… pioveva, pioveva a dirotto così niente mongolfiera!
Così ci è toccato mangiare… beh ma era l’ultimo giorno perciò ci stava alla grande! Così siamo partiti alla volta della Masseria il Candile, che non è una masseria come le altre, ma un caseificio-masseria. L’idea era quella di un … Mozzarella Lab! Ossia di imparare a fare mozzerelle, nodini, stracciatelle pugliesi… un’esperienza davvero divertentissima e incredibilmente deliziosa! Non possiamo che raccontarvela attraverso le fotografie! E sapete come si realizza la burrata? Si prende un po’ di pasta della mozzarella e la si schiaccia per inserire all’interno la stracciatella, per poi richiuderla con un nodino. Facile no? … beh mica tanto!
Il Caseificio Masseria Candile è un’attività familiare che si tramanda di padre in figlio da più di 5 generazioni. Ospita oltre 50 mucche di razza bruna alpine e produce ogni formaggio pugliese che potreste mai immaginare: mozzarella, trecce, scamorze, ricotta, burrata, stracciatela….



Infine abbiamo visitato il centro storico di Laterza. Laterza è la gravina più spettacolare di questa terra e si estende per oltre 12 chilometri. L’attrattiva più grande sono le numerose chiese rupestri, testimonianza della vita in quest’area fin dalla Preistoria.



Purtroppo è arrivato il momento di tornare a casa e al nord e salutare questa terra che tanto ci ha dato e regalato. Siamo tornati a casa con il blu del mare e del cielo negli occhi, l’odore della natura e delle gravine nel naso e con il sapore delle mille cose buonissime assaggiate!
All images © 2019 Daniele Epifani
