I posti piccoli hanno un pregio: accolgono e raccolgono, sono protettivi e quello che c’è è lì, a un passo, in un abbraccio intimo e completo. In poco spazio, se ben distribuito, possono entrare tante cose. Ed esprimersi più anime. E fondersi più ambiti.
È quel che accade da 20 MQ, al quartiere Flaminio: in una stanza con un delizioso soppalco, convivono tavoli e oggetti. Food e design. Shop e bistrot. Libri “in carta e ossa” e libri disegnati sul muro. Avocado in un vaso (da comprare e portare a casa) e avocado nel piatto. Stile nordico minimal e pienezza colorata. Luci, ombre, contrasti.
Tutto, appunto, in 20 mq che sono ristretti ma non stretti. In cui si può stare comodi, a proprio agio, come in una tana sicura!
20 MQ Roma
Via Flaminia, 314 C Roma
06 31052302
lun | sab 8:30 – 22:30
chiuso la domenica
Sito | Facebook | Instagram
3 motivi per amare 20 MQ a Roma:
- È un punto di ristoro, ma anche di ritrovo. Ci si può mangiare, così come studiare, lavorare, leggere. Da soli o in compagnia. Quando farlo, è questione di libera scelta perchè è sempre aperto! E da qualche tempo, come novità, anche a cena (al calar della sera, si vira sull’Oriente e arriva pure il sushi).
- Sono rari – e belli – i posti che “non sono solo una cosa”, vale a dire che hanno più volti e offrono più servizi, unendo diverse passioni. Mangiare e/o acquistare, sedersi e/o curiosare nella parte del negozio, dedicarsi al cibo e/o alle marche di design nordiche, spesso non distribuite in Italia… i confini si sfumano e le strade si incontrano, come piace a noi!
- C’è cura e ricerca, in ogni dettaglio. Si vede che Massimiliano Rubcich – dietro il bancone e il progetto – crede in quel che fa e che propone, selezionando bene sia cosa inserire nel menù, sia a quali giovani designer dare spazio e mensole.

Cibo, letture, relax
Alla voce “cibo”, 20 MQ prende per la gola con ricette originali e fantasiose, che spesso hanno bisogno di più righe per essere descritte, per quanto sono ricche. Dato che le immagini parlano, cosa prendere potete deciderlo direttamente guardando la lavagnetta!

Ai piatti del giorno
che variano, si affiancano quelli che si trovano quotidianamente, che includono
anche insalate e sandwiches. Le verdure sono largamente presenti, abbinate alla
carne o in piatti vegetariani.
Io ho ordinato la patata dolce al cartoccio con radicchio biologico stufato,
taleggio, noci e melagrana; Liza – che mi ha accompagnato per quest’articolo –
una bowl con quinoa al vapore, salmone affumicato, avocado, edamame, patate
dolci al forno, germogli di soia, ceci al curry e pepe rosa.


Se le pagine
gastronomiche raccontano di ispirazioni fusion e viaggi internazionali tra i
sapori, le pagine dei libri invitano alla quiete, alla calma, alle letture che fermano gli impegni.
Amo i luoghi che servono i libri, oltre che le portate. Che ci ricordano il
valore del tempo per noi stessi e della cultura, sussurrando una parola che nella
vita veloce di oggi ha tanta importanza: relax…


E cosa c’è di meglio, che rilassarsi immergendosi in una bella storia e in una generosa fetta di torta?

Un intrigante gioco di luci e ombre
Qui, tra l’ingresso e
il soppalco, luci e ombre sembrano rincorrersi e prendersi la mano, creando un
affascinante contrasto. Il colpo d’occhio è notevole, perchè l’arredamento
rende omaggio al moderno ma anche al retrò, puntando sui colori che spiccano
allo stesso modo sul bianco e sullo scuro.

Ad impreziosire la sala principale, le lampade in stoffa che 20 MQ realizza in esclusiva, pezzi unici che si fanno subito notare. Il vintage e l’artigianalità, complici per riscaldare l’atmosfera…


Se nella botte piccola c’è il vino buono, nel locale piccolo c’è tanto da apprezzare… buona scoperta, buon appetito e buoni dettagli!

Per chi ha ancora fame di design – questa volta culturale! – il museo MaXXI, in zona, vi aspetta!
All images © 2020 Liza Karsemeijer