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Pasqua “alternativa” in casa: come renderla gustosa e colorata

Francesca Palmieri Pubblicato il 4 Aprile 2020

Nel mezzo delle difficoltà, nascono le opportunità.
(Albert Einstein)

Sono le difficoltà che fanno nascere i miracoli.
(William F. Sharpe)

Le difficoltà vanno trattate con dolcezza.
(Gabriele D’Annunzio)  

Oggi, su un vassoio, come entrée, vi servo queste frasi. Perchè stanno bene nel menù di questo periodo e sono quanto mai “di stagione”. Aprono lo stomaco e le speranze, solleticano l’appetito di cose belle che ci aspettano (un) domani, ci ricordano l’importanza del r-esistere e incoraggiano ad andare avanti. Con le portate, il cammino e la fiducia.

Una Pasqua “blindata” mai l’avremmo immaginata, solo fino a due mesi fa. Ma è proprio l’inaspettato che tira fuori la forza e ci scuote… dunque, trasformiamo queste difficoltà in risorse, anche ad aprile! Non rinunciamo a festeggiare a modo nostro, a ingegnarci per passare comunque una domenica lieta. A regalare un momento di svago a noi stessi, sia – e a maggior ragione – se siamo soli, sia se condividiamo con qualcuno lo stesso tetto.

Nulla di complicato, di esagerato o di eccessivo: solo buon senso… e buon gusto. Solo cibo che scegliamo in sicurezza e desideriamo, solo idee che ravvivano la nostra tavola. Con sapori che ci piacciono, con oggetti che colorano, con ciò che ci rende creativi. Anzi, aggiungiamo un trattino e una “t” in più: cre-attivi!

Quando, in futuro, ormai alle spalle, ripenseremo a questi mesi e a questa Pasqua “alternativa” da #iorestoacasa, so che sorrideremo. E saremo contenti, per come li abbiamo affrontati, superati… e apparecchiati.  

Pasqua 2020: cosa portare in tavola

Nel precedente articolo, vi avevo consigliato posti fidati per la consegna di food e caffè a domicilio, durante la quarantena.
Adesso restringo il campo su indirizzi e delivery che possono essere complici per il pranzo di Pasqua e la Pasquetta, facendoci respirare un po’ l’aria di festa.

Che Pasqua sarebbe senza uova di cioccolata? E in generale, che clausura sarebbe senza la principale fonte di serotonina? Addio al senso di colpa e via libera al senso di gioia, ora è lecito! Per questo, Said – Antica fabbrica del cioccolato, una vera istituzione nel settore dal 1923, è un alleato che non ci lascia di certo a mani vuote: nello shop online, già soltanto guardare la carrellata di prodotti – tra uova di tanti tipi, campane, animali, praline e composizioni in box – alza di 10 tacche il nostro “umorometro”.

Colombe e pastiere non devono sentirsi escluse, perchè ovviamente c’è spazio anche per loro e sono proprio i dolci della tradizione ad unire chi è lontano dalla famiglia o non vuole fare a meno dei grandi classici.
Le Levain, panificio e pasticceria che fa incontrare la Francia con la romanità, arriva dal cuore di Trastevere a quello delle nostre abitazioni: la colomba, fatta artigianalmente a lievitazione lenta, è di 1 kg, mentre la pastiera è disponibile in due dimensioni.
Chicca e novità di quest’anno, l’uovo di cioccolato che si chiama “Nature”, con fondente Araguani 72% Valrhona, che invita a ritrovare un contatto con la terra e il verde, in questa fase delicata che riguarda tutto il pianeta.

Foto di Adriana Forconi Studio

Per il servizio di consegna, Le Levain – che vende anche un kit per fare il pane in casa, con il lievito madre, uno splendido imput! – si appoggia a Cosaporto.it, piattaforma che raggruppa numerose realtà di qualità e lavora anche su Milano e Torino.
A Roma, dal sito, nella sezione specifica dedicata alla Pasqua, è possibile ordinare, tra le altre, anche la colomba (tradizionale e al cioccolato) del mitico Bonci, quella con albicocche e fichi di Rinaldini, quella di New Food Gluten Free per chi ha intolleranze e quella con albicocche e cioccolato di Forno Brisa.

Voglio poi dedicare un pensiero a chi ha origini del Sud ma abita qui, oppure è stato costretto a fermarsi: La cannoleria siciliana, che ha ben quattro sedi a Roma, spedisce (anche in tutta Italia) la colomba al pistacchio con copertura di cioccolato e granella, insieme ad un vasetto di crema spalmabile di pistacchio, per una doppia goduria! Assai golosa anche la colomba con arancia (candita) e cioccolato… a voi la scelta, a questo link.

E ancora, ci tengo a segnalare un’iniziativa bella di Romeow Cat Bistrot che, non potendoci accogliere nel luminoso locale a Ostiense, ha deciso di “venire da noi” donando una ricetta veg – dello chef Simone Salvo – per chi si diletta ai fornelli… e ama i carciofi!

Carciofo farcito con crema di pomodori secchi e salsa di soia

Ingredienti per 4 persone:
Pangrattato
Olio per friggere
Farina 00
Vino bianco
4 carciofi
1 mazzo prezzemolo
1 spicchio d’aglio
400 g patate buccia rossa bollite
Pepe nero
Noce moscata
Olio extravergine d’oliva
100 g pomodori secchi sott’olio sgocciolati
Salsa di soia
Aceto di mele
Zucchero

Riduzione: portare ad ebollizione 100 g di salsa di soia, 25 g di zucchero e 30 g di aceto di mele. Far ridurre fino a consistenza di sciroppo.

Farcitura: sbollentare del prezzemolo in acqua salata per 20 secondi e freddare in acqua fredda con ghiaccio, scolare ed asciugare.
Frullare con delle patate schiacciate, un pizzico di pepe nero, sale, della noce moscata grattugiata e un filo di olio extravergine.

Carciofi: dopo aver mondato i carciofi, disporli in una casseruola in cui possano entrare senza troppi spazi liberi tra di loro, con il gambo rivolto verso l’alto. Sul fondo della casseruola versare un filo d’olio d’oliva, del prezzemolo intero, uno spicchio d’aglio in camicia e del sale. Soffriggere per 5 minuti e sfumare con del vino bianco. Una volta evaporato, versare dell’acqua fino all’attaccatura del gambo, coprire con un coperchio e cuocere a fuoco medio per 15 minuti. Una volta scolati farcire con le patate al prezzemolo, passare in una pastella di farina e acqua e poi nel pangrattato. Friggere fino a doratura desiderata in olio caldo.

Crema: frullare i pomodori secchi sgocciolati con le patate, un pizzico di sale e un po’ di acqua di cottura avanzata dei carciofi.

Foto di Sabrina Rossi

Restando sul binario veg, segnalo che la pasticceria artigianale Grezzo Raw Chocolate – che a Roma ha il negozio nell’adorato quartiere Monti – ha creato l’unico uovo di cioccolato crudo biologico, dolcificato con zucchero di cocco, in quattro varianti: dal più dolce fondente al 65%, normale o con granella di nocciole, fino al 100% senza zuccheri aggiunti, passando per un intenso 80% dal gusto deciso. Potete acquistare online, con sconti del 20%, sulla scia dell’hashtag #insiemevinceremo che l’azienda sostiene.

Pasqua 2020: cosa mettere sulla tavola

Se il cibo è pronto in tavola, occupiamoci in questo paragrafo di cosa può essere sulla tavola.
È importante non trascurare anche questo aspetto e dare valore alle piccole cose che possono fare differenza. E allegria.
Vi dò qualche suggerimento/consiglio, grazie all’aiuto di talenti creativi… e dei colori, che sono un valido supporto!

Sui colori, Ambra ha puntato fortemente quando ha dato vita al suo progetto Hue table stories, circondandosi di tessuto e di tinture, cucendo semplicità ed essenzialità. 60 sono i colori della tavolozza con cui tinge il lino per realizzare biancheria da tavola, grembiuli e borse. Le combinazioni cromatiche sono tante e le mani sono assolute protagoniste, perchè tagliano ogni articolo e curano tutte le fasi.
Io mi sono innamorata del suo modo di lavorare, dei suoi prodotti così naturali (possono essere anche personalizzati) e dei tovaglioli, perfetti per una Pasqua autentica, senza fronzoli, minimal ma accesa. Di sfumature e di positività.
Ecco qui lo shop!

Queste righe sono per chi sogna di essere in Danimarca o in Scandinavia, tra bianco e luce, desiderando una Pasqua hygge: Norddesign è un negozio online che fa impazzire chi ama quello stile e vuole rendere accogliente l’atmosfera, in ogni dettaglio.
Tra brand più famosi e designer indipendenti, tra nuances soft e contrasti, linee pulite, geometriche ma anche morbide, l’offerta è ampia e varia: sfogliando la categoria “tavola e cucina” (il link è questo) potete sbizzarrirvi e sospirare, parola di nordic lover dipendente!

Se questa è una Pasqua “alternativa”, anche i fiori che mettiamo al centro della tavola possono esserlo, se non abbiamo quelli freschi. In che modo? Silvia – che sul blog avevamo già conosciuto in questo articolo di Lisa sui designer romani – fa aprire petali e boccioli grazie alle sue creazioni… di carta! I suoi fiori non fanno rimpiangere quelli veri, profumano di passione artigianale e sono speciali: arredano tutto l’anno l’intera casa, non si seccano e ci dicono che può essere sempre primavera. Se lo vogliamo. E lo sentiamo. Dentro.
… e ci sono anche i vasi! Su Instagram, potete ammirare tutto.

Per concludere, mettiamoci all’opera – e alla prova – anche noi, per stupire e stupirci: se seguiamo i tutorial di Martina, nel suo sito Ispirando, possiamo fare dei deliziosi segnaposto e delle romantiche rose, utilizzando le uova e riciclando i cartoni che le contengono.
Vi mostro qualcosa per incuriosirvi, ma per tutti i passaggi completi, tra immagini e didascalie, vi rimando a lei, in questa pagina.

Vi assicuro che bastano pochi minuti, per ottenerlo.
Ma soprattutto che occorre lo slancio di credere che sia possibile “costruire” un pezzetto della nostra Pasqua 2020. Simbolicamente. E in ogni senso.  


All Images © 2020 Francesca Palmieri, Said dal 1923, Le levain, La cannoleria siciliana, Romeow cat bistrot, Grezzo raw chocolate, Hue table stories e Valentina Casalini, Norddesign, Silvia Raga – Giochi di carta, Martina – Ispirando