Barone Ostu: un nuovo modo di vendere vintage, con rossetto e stivali di pelle.

Tipico negozio in stile norvegese dalle linee pulite e dai colori chiari. Una porta vetri sul corso più in voga della città, accompagnato da un guardaroba perfettamente diviso nel dettaglio tra le collezioni estive, invernali e primaverili. Il proprietario in giacca e cravatta distrattamente incrocia il tuo sguardo ma una Bmw lo sta aspettando sulla strada per vedere i nuovi buyer della stagione, perciò passi in secondo piano.Hai presente il quadro? bene, accartoccialo tutto come faresti con una foto vecchia e preparati ad entrare in un mondo fatto di contrasti, disordine, personaggi e colori fluo.
Questo è il mondo di Barone Ostu.
BaroneOstu
Balon di Torino | P.za Borgo Dora | Torino
Tutti i sabati & la seconda domenica del mese
Instagram
Il contrario di ordine e simmetria condito con un po’ di illuminante frost
Passare un sabato mattina al Balon di Torino è una delle esperienze più interessanti che abbia mai vissuto. In una sola mattinata potrai vedere il senza tetto, l’hipster con i baffi che cerca cornici barocche per la sua casa in centro, prostitute che hanno finito di lavorare, mercanti che urlano per venderti la frutta più dolce in circolazione, anziani per mano che scrutano libri, amori appena nati, tossici alla ricerca di una dose e ragazzi, semplicemente. Il Balon è una ventata di aria fresca dove per la prima volta ho incontrato Federico, in arte BaroneOstu.
Voglio una foto come Napoleone, faccio anche finta di avere il “ferro” nel cappotto
Sapevo già chi fosse, perché Barone è su quasi tutti i pali,muri,locali Torinesi come volantino o adesivo. Avete presente il bambino con gli occhi coperti dalla scritta “Barone”? Esatto, è lui.
Quello che non conoscevo era il suo carattere. Federico è figlio di commercianti, si vede, sa come muoversi e da dove partire senza il rischio di rimanere con niente in mano. Vi sfido a non cercare tra i suoi muri di vestiti e non uscirne con un capo che urla il vostro nome.
Simpatia, Ironia, Empatia e fiducia in se stesso sono le parole chiave per descrivere un ragazzo che non ha paura di sfondare i muri della classificazione di genere.
Non ha problemi a indossare vestiti da donna,: -“Sono solo vestiti, e mi stanno meglio!” -, ha aggiunto raccontandomi di quando un giorno aveva sperimentato l’illuminante per il viso.
Non c’è persona che non conosca Barone, il suo banco è una cartina tornasole per tutti i caratteri che contribuiscono a rendere il ballon un caleidoscopio di personalità.
Durante la settimana potete seguirlo su Instagram, dove presenta i suoi capi in prima visione in modo da poterli riservare per il fine settimana, oppure dare la possibilità di acquistarli e riceverli con consegna a mano su Torino e in tutta Italia.
Il pregiudizio è solo per chi si vergogna di essere se stesso

“Mi piace l’idea di non limitare il mio progetto in quattro mura, perché perderei la mia filosofia. I capi che vendo sono per tutti, alle sette del mattino ho un tipo di clientela, nell’ora di pranzo un’altra e alle diciotto un’altra ancora. Ogni persona racconta una storia e sapere che la sta scrivendo indossando un mio capo è una delle cose più incidono sull’impegno che metto nel mio lavoro.”
Queste sono le parole di Barone alla domanda del perché non preferisse un negozio fisso, insieme al ragionamento per il quale un acquisto vintage deve rimanere il meno dispendioso possibile.
Un capo ha diritto ad una seconda occasione, senza però farlo diventare capo unico e irraggiungibile. Altrimenti ecco che anche il vintage diventa consumistico, e su questo Federico ha le idee molto chiare.
la giacca è accessorio della personalità, non la personalità:
Nell’apparente caos in realtà c’è uno schema ben preciso, Barone Ostu non lascia nulla al caso. Ogni capo infatti è selezionato rispecchiando un determinato criterio, anche i capi lavorati direttamente da lui sono frutto di un ragionamento anche in termini di costi.
Nulla deve diventare over budget, perché il vestito è un accessorio visibile della propria personalità, non un oggetto di adorazione.
Un progetto che urla indipendenza
Visitare uno spazio senza confini come quello di Barone Ostu è esperienza dell’online ma vissuta in presenza.
Federico è riuscito a fare proprio questo concetto sfruttando l’etichetta più antica del mondo: quella di ambulante.
Niente è limitante se si ha la voglia di sperimentare, Barone ne è la prova tangibile.
Un nuovo modo di fare “mercato” , rimanendo legato alle tradizioni. Questo il passpartout di Federico, appoggiato anche dai genitori, due generazioni così diverse che collaborano insieme.
Arrivati all’ora dell’aperitivo consiglio di lanciarvi su un libro per chiudere al meglio questa giornata di contrasti, se non sapete dove andare nell’articolo sul quadrilatero troverete diversi spunti, come la libreria Fontana. Clicca qui per scegliere il posto più giusto per te!
All images © 2021 Fabio Rovere
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