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La Conserveria Pastis nel centro di Torino

Arianna Cristiano Pubblicato il 16 Marzo 2019

In uno degli angoli più interessanti del Quadrilatero Romano, tra locali affollati più o meno conosciuti, si affaccia la Conserveria Pastis Torino (da non confondere con l’omonimo Pastis suo dirimpettaio). Un posto tranquillo, dall’atmosfera calda e familiare e con una storia tutta sua da raccontare, lontana dall’essere una semplice trovata commerciale. Sugli scaffali di quello che sembra un antico negozio di dolciumi, sono esposte decine e decine di piccole scatole colorate, lattine, barattoli: non si tratta di caramelle ma di piccoli frutti di mare, pesci, olive ripiene, che sono alla base di quello che in Spagna è conosciuto con il nome di pica pica, aperitivo da asporto o da consumarsi in piedi o al tavolo.

Conserveria Pastis Torino
Piazza Emanuele Filiberto, 9 | Torino
011 521 1085

Lu – Sa | 18 – 02

Pica Pica e non solo

La storia di questo locale è radicata nella più curiosa tradizione catalana del pica pica, tipico aperitivo spagnolo, che si sposa in maniera inaspettata con il più torinese degli aperitivi, il vermuth, ma anche con la più classica cerveza (ce ne sono un po’ in menu, rigorosamente di origine spagnola) o semplicemente con un buon bicchiere di vino. Qui tutto quello che è esposto sugli scaffali, è preziosamente conservato nelle cosiddette latas, ma oltre alle specialità in conserva si possono trovare taglieri di formaggio e salumi tipici della penisola iberica e nostrani, tortillas di patate ed un’accurata selezione di drink e cocktail preparati da un bartender professionista.

Conserveria Pastis Torino

L’abito non fa il monaco

Alcuni scettici storcerebbero il naso all’idea di mangiare del cibo in scatola, ma Alessandra, la ragazza che mi accoglie al bancone, è sempre felice di invitare i nuovi clienti a provare per ricredersi. Con me non c’è bisogno, sono curiosa di natura, e so per certo che l’entusiasmo di Alessandra nel raccontarmi e nello spiegarmi quella che è parte della sua cultura è la miglior garanzia. Mentre mi versa da bere, mi racconta di come la Conserveria sia riuscita anche a conquistare le più insospettabili madame torinesi, che periodicamente si affacciano nel locale aspettandosi di trovare ancora il vecchio emporio di Peter Dolciumi. C’è chi è diventata cliente fissa, e chi ordina a portar via alcune scatolette per fare aperitivo con le amiche.

Conserveria Pastis Torino

Armata di stuzzicadenti, mi lascio consigliare e comincio a spizzicare tra le tante proposte della casa: dalle cozze alla escabeche (una marinatura con il pomodoro), alle sarde in olio di oliva, passando poi per una doppia razione di olive ripiene di prosciutto (decisamente le mie preferite). Nei piattini non rimane più niente, è una lotta all’ultima oliva e per saziare ulteriormente la mia curiosità ordino un’ultima porzione di polipetti per essere sicura di non essermi fatta scappare nulla. E’ proprio il caso di dire: l’abito non fa il monaco, e una semplice scatoletta può nascondersi la più gustosa delle novità!

Conserveria Pastis Torino

IoEspongo e le iniziative culturali

Ma la Conserveria non è solo questo: numerose sono le iniziative artistiche e culturali organizzate in questo spazio, che è a totale disposizione di chi ha un’idea o vuole proporre qualcosa di nuovo. In particolare ogni anno, in collaborazione con l’associazione Azimut (http://associazioneazimut.net/), la Conserveria ospita IoEspongo , un concorso per giovani artisti emergenti, di cui a rotazione vengono esposte le opere, fino ad arrivare alla premiazione finale.

Conserveria Pastis Torino

All images © 2018 Arianna Cristiano