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Surlì: l’enoteca più frizzante di Milano

Ludovica Conte Pubblicato il 5 Giugno 2023

Sembrerò ridondante, ma lo ribadisco. Milano è una città che ti travolge nel bene e nel male. Se la si vive durante la Design Week poi, ci si accorge di quanto questa fast Life ti costringa a farti trovare preparato: ad incastrare una dozzina di appuntamenti al giorno, a volare da una metro all’altra – perchè i taxi scordateli e l’auto men che meno – e a tirare fuori dal cilindro abilità di multitasking che non pensavi nemmeno di possedere. Ma è anche vero che al centro dell’uragano c’è pur sempre la calma, e che anche a Milano ci sono quei posti che al tuo ingresso ti accolgono e ti dicono “Non importa quanto assurda sia stata la tua giornata. Adesso sei qui. Respira, e fatti un calice.” Ed è proprio quello che abbiamo fatto da Surlì io e la gang di Strade dopo una giornata a dir poco surreale che è sembrata essere stata scritta e diretta da David Lynch.

Surlì | Enoteca Milano
Via Losanna, 29 | Milano
Mar – Dom: 18.30 – 01
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In una zona residenziale poco distante dal centro, Surlì ha trovato in via Losanna la sua seconda casa nel 2021 dopo che per alcuni anni già si era fatta conoscere nel quartiere di Isola. Già dal nome (lett “sui lieviti”) si può intuire il carattere frizzante e vivo del locale, e a confermarlo è il fatto che al suo interno si respira un’aria rilassata e informale. Altro aspetto che già traspare dal nome è la selezione attenta delle bottiglie: ognuna di loro è una promessa. Perciò non esitate a seguire i consigli di Lorenzo, in qualsiasi caso non resterete mai delusi. Unica prerogativa? Solo vini naturali.

3 motivi per andare da Surlì

Anche se di motivi potrei elencarne molti di più, ho ridotto la lista a tre semplici, ma ottimi motivi per cui andare da Surlì:

  • Perché bere una bottiglia vuol dire anche scoprire la storia di chi il vino lo produce, e Lorenzo è bravissimo a raccontarle.
  • Per provare le proposte audaci di Vittorio, direttamente dalla cucina.
  • In poche parole, per scoprire il vostro nuovo natural wine bar preferito!

Dal calice alla tavola, Surlì ti arriva dritto al cuore

Alcuni li amano, altri li odiano, i vini naturali sono da sempre protagonisti divisivi nel panorama vinicolo italiano. C’è da dire però che una volta che ti ci approcci non puoi di certo restarne indifferente, nel bene o nel mal che sia. Questo è capitato anche a Lorenzo – oste di Surlì insieme a Vittorio – e figura di riferimento quando si tratta di consigliare, servire o raccontare un vino. Il primo approccio di Lorenzo a questo mondo è stato attraverso il corso per diventare sommelier, quasi una tappa obbligata in cui inciampano in tanti (me compresa) soprattutto se interessati a questo mondo e con l’intenzione di volerne fare una professione. Solo dopo aver scoperto il mondo di vini naturali ha deciso di interromperlo. Perché all’approccio didattico preferisce quello più punk e irriverente, e perché piuttosto che elencarti tutti gli aromi che puoi trovare in un vino dal primo all’ultimo, preferisce raccontarti la storia di chi quel vino lo fa e lo vive tutti i giorni.

Cosa si mangia all’Enoteca Surlì a Milano

Ma se è vero come si dice che il vino rallegra il cuore bisogna pure che qualcuno rallegri la pancia! A questo ci pensa Vittorio, con proposte gastronomiche che ben si accostano alla tipologia dei vini in carta e alla loro filosofia. Piatti semplici, con una predilezione per le preparazioni a freddo e che richiedono l’uso di pochi ingredienti ma scelti con cura e valorizzati alla grande. A renderle un po’ più movimentate e accattivanti poi c’è sempre uno sguardo all’oriente. Non c’è da stupirsi infatti se tra le proposte troverete la trippa all’orientale o la tataki di carne di cavallo. Al contrario, il mio consiglio spassionato è quello di uscire dalla vostra comfort zone e provarle tutte!


All images © 2023 Filippo Racanella

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