Quella di Alberto Oggero è la storia di chi ha scelto di tornare. Di tornare nella campagna che un tempo era appartenuta a suo nonno, per prendersene cura di nuovo. Così si è rimboccato le maniche e ha deciso di mettere su questa azienda agricola. Puntando su due concetti fondamentali: territorio e bevibilità, in unione con i due vitigni cardine del Roero: Arneis e Nebbiolo. In che modo? Provando a immaginare il primo come un grande vino bianco di struttura e profondità, e il secondo come un rosso più quotidiano e approcciabile, assecondando le caratteristiche proprie dei terreni sabbiosi del Roero.