Esattamente a metà strada tra la Costa dei Trabocchi, che da Ortona scende dritta fino a Vasto passando per la selvaggia Riserva di Punta Aderci, e il maestoso massiccio della Majella, si apre una lunga distesa di vigneti. Sono le pergole abruzzesi della Tullum DOCG, una piccolissima denominazione vinicola, che rappresenta una vera e propria perla nel panorama vitivinicolo del centro Italia.
Siamo a Tollo, in provincia di Chieti. Il dorso rigoglioso delle pergole degrada verso il mare seguendo il movimento delle colline, un sole bollente cade a picco sopra le nostre teste, e dalle vette rocciose della Majella scende verso di noi un secco vento di ponente. È in questo scenario che arriviamo nel cortile di ulivi della Cantina Feudo Antico, dove abbiamo deciso di venire a scoprire questo prezioso territorio.


La Tullum DOCG, una delle denominazioni più piccole (e giovani) d’Italia
Prima di tutto facciamo un po’ di chiarezza sul terroir della Tullum DOCG. L’areale della denominazione comprende all’incirca una ventina di ettari di vite, tutti situati all’interno del piccolo comune di Tollo, nell’entroterra chietino. Il sistema di allevamento tipico di questo territorio è la pergola abruzzese, che presenta un ricco apparato fogliare che copre completamente i grappoli, e che è fondamentale per proteggerli dalla violenta azione solare. A caratterizzare dal punto di vista climatico questo territorio sono soprattutto le brezze, che spirano a seconda dell’ora del giorno e della stagione dalla costa adriatica o dalle montagne appenniniche.
I vitigni ammessi dalla denominazione sono tre: il Montepulciano, il Pecorino e la Passerina. Varietà autoctone abruzzesi che in questo territorio danno origine a vini di grande eleganza aromatica e dal piglio minerale capace di richiamare costantemente la beva. A partire da queste tre varietà vengono prodotte quattro tipologie di vino: il Tullum DOCG Pecorino, il Tullum DOCG Passerina, il Tullum DOCG Rosso e il Tullum DOCG Rosso Riserva.
E se i bianchi si esprimono con un sorso dinamico, sapido e tagliente, con profili aromatici che si impongono sulla pesca bianca, il gelsomino in fiore, e il gesso; i rossi a base di Montepulciano si caratterizzano per una struttura che non rinuncia mai allo slancio e alla freschezza.




Feudo Antico, al centro della Tullum DOCG
La cantina Feudo Antico è il marchio di punta di proprietà di Cantina Tollo, storica e prestigiosa cooperativa vitivinicola di questa zona. Un progetto ambizioso e risoluto, che mira a raccontare e promuovere le eccellenze di questo territorio attraverso la produzione delle etichette che rientrano nella DOCG Tullum. Feudo Antico nasce infatti nel 2004 con l’obiettivo di innovare, conservare e rigenerare il territorio delle Terre Tollesi e delle sue coltivazioni.
Uno degli obiettivi principali portati avanti da Feudo Antico è stato proprio finalizzato alla nascita della Tullum DOCG. Un vero e proprio progetto di elezione del territorio di Tollo. Un’indagine approfondita dei suoli, del microclima e delle varietà autoctone che è culminata nel 2019 con il riconoscimento della Denominazione.
L’approccio portato avanti da Feudo Antico si basa su una filosofia sostenibile e conservativa, tramite bassissimi interventi tanto in vigneto quanto in cantina. Allo stesso tempo, mediante uno studio meticoloso dell’areale di produzione, è stata realizzata un’attenta mappatura delle zone maggiormente vocate. Un lavoro che ha portato a un progressivo incremento della qualità dei vini della cantina Feudo Antico e della Tullum DOCG.
Sopra i resti di una Villa romana
Il territorio che adesso rientra all’interno dell’areale della Tullum DOCG è da millenni una zona fortemente vocata alla viticoltura. Ne sono testimonianze tangibili i tantissimi reperti di fabbricazione contadina rinvenuti in questo territorio (come anfore per la conservazione del vino, e strumenti di lavoro agricolo), risalenti ai tempi dei Romani e degli Etruschi. Anche il celebre enciclopedista latino Plinio il Vecchio, cita le zone che adesso corrispondo all’incirca alle colli adiacenti al comune di Tollo, come zone di particolare pregio per la produzione del vino in Italia.
Ma tra le testimonianze più interessanti di questo territorio, le più entusiasmanti sono sicuramente i resti ben conservati di un’antica Villa Rustica Romana! Situati proprio al di sotto dell’attuale sede di Feudo Antico, e visitabili gratuitamente durante gli orari di apertura della cantina.
Il ritrovamento di questo vero e proprio tesoro archeologico è avvenuto – come per molte grandi scoperte – per puro caso. Durante il reimpianto dei primi vigneti di Pecorino nella zona adiacente la struttura della cantina sono infatti venuti alla luce i resti di un antico edificio romano. Gli scavi hanno poi dato alla luce anche un’antica cisterna per la raccolta dell’acqua piovana e diversi resti di anfore romane.
Insomma: l’azienda vitivinicola Feudo Antico poggia quindi le basi su un’azienda agricola ante litteram!





Feudo Antico e i vini della Tullum DOCG
Dopo aver camminato sotto le pergole ombrose che circondano la struttura di Feudo Antico, visitato le sale della cantina, dove le botti si intrecciano agli antichi muri romani, non poteva mancare un assaggio dei vini della Tullum DOCG. E per l’occasione noi abbiamo assaggiato i vini della linea Premium.
I due bianchi della denominazione si caratterizzano per slancio e sapidità. Il Pecorino è teso su un largo profilo di gesso e di sabbia bagnata, ammorbidito da echi di frutta esotica matura (come il mango), e dalla pesca gialla. La Passerina si presenta più snella e acuta, con una freschezza dissetante e un assolo di agrumi ed erbe mediterranee.
Al Montepulciano, invece, è riservata la dignità dei grandi vini rossi italiani, a cui si addice anche la dicitura Riserva. Nella versione d’annata, affinata per un primo momento in legno e poi per 18 mesi in vasche di cemento, il Montepulciano è brioso, caratterizzato da quel tipico naso di frutti di bosco in confettura, e da un sorso fresco e avvolgente. Nella versione Riserva, la presenza di legno è più evidente. Le note fruttate si integrano a sbuffi intensi di cioccolato fondente, caffè e liquirizia. Al palato il sorso è austero e vibrante, giocato su finali lunghissimi.
Vini che raccontano un territorio straordinario, con una storia che da millenni investe nell’antica arte vitivinicola.




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