Da bambina il mio più grande sogno era volare: ho consumato la videocassetta di Peter Pan – sì erano gli anni 90 – a forza di vederla. Penso di aver fatto quasi venire un infarto a madre quando mi ha scoperto fare capriole aeree sul letto della mia camera, nel tentativo di imitare Wendy e i suoi fratelli che spiccano il volo verso l’Isola-che-non-c’è. Il sogno è rimasto sogno fino a che un giorno, molti anni più tardi a Torino, la rivelazione: le discipline aeree! Mi ha conquistata la scuola Fly Royal Academy dove il circo si fa danza sospesa e tutti possono volteggiare su cerchio, trapezio, e tessuti: dai bambini, agli adulti rimasti un po’ bambini.
FLY ROYAL ACADEMY
Via Gressoney 29/B |Torino
347 6821020
Lu – Me – Ve | 11 – 22
Ma – Gio | 15.30 -22
Sa |12-13.30
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Tre motivi per cui andare da Fly Royal Academy:
- Forza: Nelle discipline aeree non seve solo leggerezza ma anche forza: fisica e non solo. Gli allenamenti bilanciati, l’energia degli insegnanti e il supporto del gruppo sono gli ingredienti ideali per trovare il coraggio – e il bicipite – per spiccare il volo.
- Proporzione: Esiste una proporzione ideale tra numero di allievi, numero di attrezzi e la possibilità dell’insegnante di seguire ognuno al meglio. Alla Fly Royal Academy l’hanno trovata: i gruppi sono abbastanza numerosi da sentirsi in piacevole compagnia ma non così numerosi da dover fare la fila per salire sull’attrezzo e contendersi l’istruttore. Quadratura del cerchio (aereo), fatta.
- Spazio e Luce: il grande architetto Le Corbusier diceva che l’essere umano ha bisogno di spazio, luce e ordine. Nello splendido loft stile newyorchese della Fly Royal Academy c’è tutto, con in più il pavimento in legno, una vera chicca. Gli spazi belli aiutano a vivere – e a volare – meglio.

Qui si danza
“Questa non è una scuola di circo” ci tiene a precisare subito Elena – danzatrice professionista e fondatrice della Fly Royal Academy – ma un luogo dove integrare le tecniche circensi con l’arte della danza: “è in pratica una sala di danza, ma più alta”. Elena apre la Fly Royal Academy nel 2017 come spazio dove condividere il suo percorso di ricerca e sperimentazione personale che non si è fermato alla danza ma che non si sentiva a casa con il circo tout court: La Fly Royal Academy offre corsi di Danza Sospesa – un’invenzione di Elena, dove si unisce la danza all’acrobatica – e corsi di discipline aeree per adulti e bambini: data la vocazione della scuola, anche tutti gli altri insegnanti, Elisa Mutto, Elena Andreasi, Roberta lo Verde, pongono grande attenzione all’aspetto artistico e coreografico oltre che alla tecnica. Una volta al mese c’è il laboratorio di bungee dove, grazie a un imbrago sospeso, si possono sperimentare movimenti a terra e in aria. Questo connubio danza-discipline aeree funziona bene, tanto che tra gli allievi dei corsi, oltre ad appassionati di ogni genere, si trovano molti danzatori. Sembrano due discipline fatte per lavorare insieme, si completano a vicenda e aiutano a cambiare le coordinate fisiche e mentali di chi vuole mettersi in gioco: staccarsi da terra crea possibilità espressive impensabili per la danza tradizionale, e allo stesso tempo, porta a confrontarsi con la paura di trovarsi in una condizione sospesa poco familiare “soprattutto per chi, come me, soffre di vertigini” racconta Elena. Alla Fly Royal si impara a danzare nell’aria e oltre i propri limiti. Un bell’esercizio per allenare il corpo e la mente!


Volare, oh oh
Prima si parte con un bel riscaldamento al ritmo di delle canzoni dell’estate, per darci subito la carica giusta. Elena è una forza della natura, leggera come una farfalla e tosta come una guerriera: noi, tra sudore e risate, spaccate e addominali, cerchiamo di non essere da meno (non sempre ci riusciamo ma almeno ci proviamo). Attivati muscoli e determinazione, giù gli attrezzi: cerchi, trapezi e tessuti riempiono l’altezza del loft con le loro forme colorate e si riparte con il potenziamento in aria – un circuito con esercizi assegnati per ogni attrezzo – così da preparare il corpo alle evoluzioni anti gravitazionali che seguono subito dopo. Possiamo sperimentare con tutti gli attrezzi ma di solito ognuno ha il suo preferito. Io mi sono innamorata del cerchio: ogni volta che le mie mani lo stringono ritrovo la bambina sognatrice e un po’ scapestrata che sognava di volare insieme Peter Pan, ma qui non c’è nessuna magia: solo passione, una buona dose di fatica e tanta soddisfazione per le piccole scoperte che ogni lezione regala. L’entusiasmo e l’energia di Elena sono contagiose, nonostante non mi allenassi da mesi per colpa di un incidente sciistico, mi diverto da morire. E inizio a contare le settimane che mi separano dalla ripresa dei corsi a settembre.


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