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Da Zero Torino: una lovestory made in Cilento

Teresa Di Nuzzo Pubblicato il 3 Agosto 2019

Ci sono amori che non temono la distanza, amicizie che dei chilometri se ne infischiano. E poi c’è il senso di appartenenza, e sempre di amore si tratta, attaccamento alla propria terra, orgoglio per le proprie origini e per tutte le persone che con impegno creano prodotti di altissima caratura gastronomica.

Siamo stati da Da Zero Torino il 23 luglio in occasione del loro 5° compleanno a provare una selezione di pizze da acquolina in bocca e occhi a cuoricino. Incuranti per l’approssimarsi dei nostri ingressi trionfali in spiaggia, Daniele ed io, ci siamo fatti accompagnare da un anfitrione d’eccezione, Vincenzo Ricchiuti responsabile Da Zero Torino, in questo viaggio tra leccornie e luoghi che danno lustro a questa zona ricca di storia e bellezze naturali.

E per chi si fosse perso gli spoiler fatti nelle Ig stories della settimana scorsa, qui di seguito troverete descrizioni e foto altamente nocivi per la linea.

Da Zero Torino
Via San Domenico 33 | Torino
011 1892 3652

Lunedì – Venerdì | 12.00 – 14.30 & 19.00 – 23.30
Sabato – Domenica | 12.30 – 15.00 & 19.00 – 23.30

Prezzo| Margherita 7€

Sito | Facebook | Instagram

Da Zero Torino

Da Zero Torino: filosofia e concretezza

La dieta mediterranea non è solo coltivazione, allevamento, pesca e conservazione, ma porta con sé tutti i valori di consumo, condivisione e ospitalità che permeano la nostra cultura.
Proprio per questo nel novembre del 2010 L’UNESCO ha decretato la dieta mediterranea Patrimonio Immateriale dell’Umanità, ed è su questi valori che Da Zero Torino ha basato la propria filosofia.

Da Zero Torino

Grazie alla biodiversità di quest’area ricca di presidi slow food, prodotti DOP e IGP e alla forte connessione col territorio, Da Zero ha costruito solidi rapporti con i produttori e gli artigiani che forniscono le materie prime per le loro pizze, assicurando così l’equazione BUONO=SANO e promuovendo la valorizzazione del turismo enogastronomico in Cilento.

Un tour in 4 pizze

Il nostro banchetto si apre con due pizzette fritte di benvenuto, una con salsa di pomodoro e cacioricotta di capra cilentana e l’altra con crema di cipolla di Vatolla (a prova di bacio alla francese) e pecorino.
Il percorso culinario può quindi iniziare con un grande classico, la Marinara cilentana con pomodoro a filetti dell’azienda agricola “Maida” di Capaccio, alici di menaica (presidio slow food, pescate con una rete a maglia larga che trattiene solo le alici più grandi) di “Donatella Marino” di Pasciotta, olive, aglio, origano e basilico.
Nonostante non sia esattamente una fan delle alici ammetto di esserne stata conquistata, mentre con mia grande sorpresa scopro che Daniele (pugliese DOC) non ama le olive così con estrema nonchalance gliele rubo dal piatto.

Da Zero Torino

La seconda pizza è la star della serata: la Primula Palinuri chiamata così in onore del Parco Nazionale del Cilento di cui è il simbolo.
Pesto di rucola, bufala del caseificio “Polito” di Agropoli, datterino giallo dell’azienda “Finagricola” di Battipaglia, cacioricotta del Cilento.
Bella da fotografare e ancor più buona da mangiare, ma vi avverto è un’edizione limitata, perciò se volete gustarla affrettatevi!

Da Zero Torino
sneak peek del prototipo per la mia torta di compleanno

Per il terzo assaggio ci viene proposta “L’orto d’estate” con mozzarella nella mortella (ovvero le foglie di mirto nelle quali veniva avvolta per il trasporto), fiori di zucca, ricotta di bufala e salsiccia piccante artigianale “La Ferrante” del salumificio GI.OI di Gioi Cilento.
Ultima ma non per importanza “Tonno e Ammaccate” e per ammaccate intendiamo olive denocciolate a mano (presidio slow food), fior di latte, filetti di tonno dell’azienda “Aura” di Palinuro, cipolla Vatolla e basilico.

Avremmo potuto arrenderci qui, invece grazie al secondo stomaco esclusivamente dedicato ai dolci, ci siamo sbaffati anche il “Signorino Da Zero Edition” dell’opificio Santomiele, un croccantino con fichi bianchi del Cilento, mandorle e miele.

Da Zero Torino

Mentre lasciamo sedimentare la cena chiedo a Vincenzo cosa rappresenta Da Zero per lui:

Per me è un’emozione immensa poter raccontare la nostra terra attraverso ciò che di buono produciamo, le materie prime che scegliamo parlano dei nostri valori. Sono grato per il successo che abbiamo e in un mondo utopico vorrei che i nostri ospiti si approcciassero a noi con una consapevolezza sempre maggiore.

Sicuramente una pizza è un momento di svago e leggerezza ma ciò che possiamo fare noi con immagini e parole è cercare di convertire l’utopia in realtà.
Per chi fosse ancora scettico, sempre quella sera al teatro Mercadante di Napoli si è tenuta l’annuale kermesse “50 Top Pizza” che ha visto Da Zero classificarsi al 15esimo posto e, con le sue 5 pizzerie in Italia (presto 6) al primo tra le migliori di Milano.

Onestamente, state ancora pensando se prenotare?! Qui le altre pizzerie che vi consigliamo!


All images © 2019 Daniele Epifani