Nel cuore di Milano, sorge un luogo intriso di storia, una cascina che rappresenta un patrimonio di inestimabile valore. Cascina Sant’Ambrogio alla Cavriana, sede ora dell’associazione CasciNet, ha attraversato un millennio di evoluzione, da monastero a cascina agricola, da rifugio di monache a dimora per famiglie migranti, fino a diventare il cuore di un’intera comunità.

Il complesso della Cascina è costituito da un gruppo di edifici e terreni di interesse storico, culturale, agricolo e sociale. Una delle caratteristiche più distintive è la presenza di un’abside, un elemento architettonico che rivela la storia complessa di questo luogo. I primi documenti attestano che la Cascina fu fondata dalle monache del Monastero di Santa Radegonda, le quali trovarono rifugio qui dopo le devastazioni causate da Federico Barbarossa nel 1162. Questo monastero benedettino fu uno dei primi cenobi femminili di Milano, ricco di privilegi e acquisizioni, estendendosi fino a nord di Santa Maria Maggiore (il futuro Duomo di Milano) nel XIII secolo. Il monastero fu particolarmente importante per la custodia di reliquie legate al culto della Croce.
Successivamente, venne costruita una chiesa, come si può ancora notare dall’abside presente. Nell’Ottocento, la Cascina passò di proprietà allo Sciur Castelli, che la donò a un Istituto di Carità. Successivamente, l’istituto la cedette al demanio, ed oggi è di proprietà del Comune di Milano. La Cascina fu completamente adibita a uso abitativo ed agricolo nel 1935, quando ospitava stabilmente 12 nuclei familiari, con circa 50 persone che abitavano al suo interno. In questo periodo, addirittura, il pavimento dell’abside venne scavato per creare una ghiacciaia, un antico sistema di conservazione degli alimenti.
Nel corso del Novecento, la vita in Cascina era scandita dai lavori agricoli nei terreni circostanti. Franco, uno degli abitanti di Cascina Sant’Ambrogio, ricorda come ogni mattina si recasse all’ortomercato per vendere i prodotti della cascina, fornendo ristoranti locali. Ancora oggi, queste tradizioni sono vive nella memoria della comunità. Mario Gorlini, un altro residente storico, condivide le sue esperienze di quando Lambrate era un comune separato da Milano e di come le bombe della Seconda Guerra Mondiale fecero tremare le mura della cascina.



L’inizio del progetto di CasciNet nella periferia di Milano
All’inizio degli anni 2000 l’agricoltura a Cascina Sant’Ambrogio subì un’interruzione, e il luogo iniziò a soffrire di una mancanza di vitalità. Nel maggio 2012, un gruppo di giovani milanesi, tra cui il nipote di Mario Gorlini, iniziò a ripulire e aprire gli spazi della cascina al pubblico. La famiglia Gorlini, fin dall’inizio, sostenne il progetto, e così nacque l’Associazione di Promozione Sociale CasciNet il 30 novembre 2012. Questo gruppo iniziò a disegnare il futuro della Cascina, con il desiderio di renderla un punto di incontro a Milano. Il lavoro instancabile e il sogno del gruppo fondatore si concretizzarono in un documento di Manifestazione di Interesse presentato al Comune di Milano. Il 4 luglio 2014, il Comune concesse una licenza triennale per il progetto. Da allora, il progetto ha continuato a crescere e si è ulteriormente radicato nella sua missione agricola. Nel 2016, fu costituita la “Società Agricola Impresa Sociale srl,” che firmò un contratto di concessione trentennale il 19 febbraio 2016, segnando l’inizio di un viaggio lungo e curioso verso il futuro di Cascina Sant’Ambrogio.
Il Manifesto di CasciNet
Il Manifesto di CasciNet è una dichiarazione di intenti che si inserisce nel contesto dell’era moderna in continua trasformazione. I soci sono accomunati da un sogno: far ritornare la Cascina Sant’Ambrogio un importante luogo di agricoltura ed economia cittadina accessibile, per creare un ecosistema sostenibile in cui cultura, comunità e agricoltura collaborino in sinergia.
Il Manifesto si basa su una visione chiara e su un bisogno tangibile: ritornare a decidere il destino della propria città, non solo come consumatori ed elettori, ma come produttori attivi e cittadini che trasformano la realtà con azioni concrete. CasciNet affronta questi bisogni e sfide analizzando la realtà in cui opera. La comunità promuove un approccio inclusivo, usando l’agricoltura, l’arte, la cucina e l’ospitalità come strumenti per costruire un modello di vita economico e sociale sostenibile.



Cosa puoi fare (o potrai) da CasciNet a Milano
Cascina Sant’Ambrogio, con la sua storia millenaria e il suo profondo legame con la comunità, offre un ventaglio di servizi che si intrecciano con il tessuto urbano di Milano. Questi servizi riflettono l’impegno di CasciNet per la sostenibilità, l’agricoltura, l’educazione ambientale e il benessere della comunità.
Agriristoro: Nel cuore della cascina, c’è l’Agriristoro, un luogo in cui il buon cibo e la buona compagnia si fondono in un’atmosfera conviviale. Qui, i visitatori possono gustare piatti preparati con prodotti locali e freschi, unendo così l’esperienza culinaria alla tradizione agricola di Cascina Sant’Ambrogio. Presto in apertura.
Food Forest: Un tempo un terreno abbandonato e inquinato, la Food Forest è stata trasformata in un piccolo paradiso naturale seguendo i principi della permacultura. Questo ecosistema ospita alberi, arbusti da piccoli frutti, erbe officinali, api e insetti. La maggior parte delle colture sono commestibili e contribuiscono a creare un equilibrio naturale che rigenera non solo il terreno, ma anche le persone. Grazie al contributo volontario di Lega Ambiente e ACEA, nel 2016 sono stati piantati i primi 40 alberi, selezionando specie di frutti antichi tipici della Lombardia.


Terra Chiama Milano: Un luogo che mette radici nella comunità, il community garden di Cascina Sant’Ambrogio promuove l’agricoltura urbana, la formazione ambientale e la fitodepurazione. È un’opportunità per gli ortisti locali di coltivare prodotti freschi e per gli appassionati di giardinaggio di apprendere e condividere conoscenze.
Asilo nel Bosco: L’educazione in natura è al centro dell’esperienza dell’Asilo nel Bosco. Qui, i bambini imparano attraverso l’esperienza, il gioco e le emozioni, connettendosi con la natura e acquisendo una comprensione profonda dell’ambiente circostante.
Welfare Generativo: La musica, il teatro, i libri e, soprattutto, la partecipazione sono al centro del Welfare Generativo di Cascina Sant’Ambrogio. Questo servizio promuove la cultura e la creatività, creando opportunità per la comunità di partecipare attivamente alla vita culturale della cascina.
Cascina Sant’Ambrogio è un luogo di speranza, un luogo in cui il passato è vivo e il futuro è promettente, e un luogo in cui la comunità guida il cambiamento.


Questa attività è inserita all’interno della nostra Guida alla Milano Sostenibile realizzata in collaborazione con il Comune di Milano nell’ambito del progetto Food Wave. Scopri tutti gli altri luoghi sostenibili di Milano qui!
All images © 2023 Pietro Dipace
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