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Gli scheletri di Milano

Rosa Giulia Luppino Pubblicato il 18 Marzo 2019

Se siete deboli di cuore state lontani da questa chiesetta, soprattutto quando si avvicina Halloween: a San Bernardino alle Ossa gli scheletri sono reali, e si dice che abbiano voglia di danzare. Ai più coraggiosi invece consiglio una visita in questo piccolo gioiello barocco a pochi passi dal Duomo, dallo stile unico e memorabile.

Le ragioni per cui andare:
1. l’ossario è un luogo macabro ma allo stesso tempo sorprendente e affascinante
2. ci sono pochissimi esemplari di ossari come questo in Europa, il più vicino è la Cripta dei Cappuccini a Roma
3. la Chiesa di San Bernardino è definita la “più piemontese di Milano” per le sue forme tardo barocche

Chiesa di San Bernardino alle Ossa
Piazza Santo Stefano | Milano
MM1 – MM3 Duomo

Orari d’apertura
lunedì – venerdì  8:00 – 18:00
sabato 9:30 – 18:00

Orario celebrazioni
lunedì – venerdì | ore 8:00 | S. Messa in italiano
domenica | ore 10:00 | S. Messa in singalese

Ingresso: gratuito, ma è gradita una piccola offerta

Un antico memento mori

Dalla piccola e quasi anonima Chiesa di San Bernardino uno stretto corridoio costellato di antichissimi e polverosi ex-voto ci conduce ad un ossario perfettamente conservato. L’impatto è forte e sicuramente impressionante: teschi e ossa  ricoprono interamente le pareti decorando anche porte, archi e cornicioni. Un memento mori incastonato per sempre nell’architettura.

Ma da dove arrivano queste ossa? Le origini dell’odierna Chiesa e Ossario di San Bernardino risalgono al 1642, quando il crollo del campanile della vicina chiesa di S. Stefano Maggiore distrusse una cappella con ossario di epoca medioevale, contenente le spoglie provenienti da una più antica area cimiteriale legata allo scomparso Ospedale del Brolo.

La Confraternita dei Disciplini, ordine medioevale spesso addetto ai malati e alle sepolture e per questo molto legato al tema della morte, era responsabile dell’ossario e lo ricostruì con uno stile barocco decisamente macabro, utilizzando le ossa dei propri confratelli, quelle già presenti nell’ossario e quelle provenienti dalla definitiva chiusura del cimitero.

La danza macabra

Oggi molti fedeli si affidano ancora alle anime di questi defunti lasciando biglietti con preghiere e richieste di grazia all’interno dei teschi collocati più in basso.

L’unica nota di colore e di speranza è rappresentata dall’affresco della volta, il “Trionfo di Anime in Volo”, dove un vortice di angeli sembra salire al cielo, verso la luce. Dietro l’altare anche la statua di Nostra Signora Dolorosa de Soledad (Santa Maria Addolorata), vestita di un camice bianco coperto da un mantello nero e oro, ha un che di spettrale e solenne.

È chiaro che un luogo così particolare non poteva non attirare leggende e superstizioni popolari: si narra  infatti che le ossa di una bambina conservate a sinistra dell’altare tornino a vivere ogni 2 novembre, coinvolgendo tutti gli altri scheletri in una danza macabra che risuonerebbe anche all’esterno della cappella.

Anche la Chiesa, spesso ignorata, nasconde i suoi segreti: proprio di fronte all’altare una grata in ferro conduce al sepolcreto dei Disciplini, chiuso al pubblico ed anch’esso ricolmo di ossa.

In una delle cappelle laterali invece c’è una tomba che dovrebbe appartenere ad alcuni discendenti di Cristoforo Colombo.
Un’ultima curiosità: oggi la Chiesa di San Bernardino insieme alla vicina Santo Stefano Maggiore costituiscono la Parrocchia dei Migranti, dedicata a tutti i fedeli cattolici di nazioni estere che abitano nel territorio milanese.  Per questo motivo la messa della domenica è celebrata in lingua singalese.

Colonna sonora: “Skeletons”, Yeah Yeah Yeahs, 2009


All images © 2018 Rosa Giulia Luppino