Nel corso degli ultimi anni la sua fama si è accresciuta, soprattutto grazie agli eventi che ospita durante la settimana del Fuorisalone, ma l’Orto Botanico di Brera per me rimarrà sempre una sorta di “giardino segreto”, un luogo romantico e un po’ decadente, sotto gli occhi di tutti ma allo stesso tempo quasi protetto dalle alte torri dell’Osservatorio Astronomico. Se avete bisogno di una fuga dalla città, questo è il posto che fa per voi.
Le ragioni per cui andare:
1. Ombra, tranquillità e relax a poca distanza dal vivace quartiere di Brera.
2. Per unirsi alla pausa pranzo degli studenti e sentirsi subito più giovani.
3. Per scoprire Palazzo Brera da un nuovo punto di vista.
Via Brera 28, Milano
MM2 Lanza
Orto Botanico
lunedì – sabatoda aprile a ottobre 10:00 – 18:00
da novembre a marzo 9:30 – 16:30
Museo Astronomico
lunedì – venerdì 9:00 – 16:30
Cupola Schiaparelli
Per motivi di sicurezza l’accesso alla cupola Schiaparelli è possibile solo nel corso di visite guidate


Dai frati agli studenti
Nel cuore di Milano, a pochi passi da uno dei musei più visitati d’Italia, sorge una piccola e nascosta oasi di verde, l’Orto Botanico di Brera. Il giardino esiste sin dal Medioevo, quando i Gesuiti (tra i primi proprietari di Palazzo Brera) utilizzavano lo spazio per la coltivazione di alberi da frutto ed erbe officinali. Ma è nel 1774 che, con lo scioglimento dell’ordine dei Gesuiti, Maria Teresa d’Austria fondò ufficialmente l’Orto Botanico, insieme alla Pinacoteca, all’Accademia e all’Osservatorio Astronomico, creando un importante polo per le ricerche umanistiche e scientifiche.
Oggi il giardino è un meraviglioso museo a cielo aperto, e mostra ancora alcune delle sue caratteristiche originarie: le vasche ellittiche tipicamente rinascimentali, la disposizione geometrica dei lotti, la serra e l’arboreto. E’ qui che si possono trovare ad esempio i due esemplari di Ginkgo Biloba più vecchi d’Europa, fatti arrivare dall’Oriente più di duecento anni fa e oggi simbolo dell’Orto.



La specola in città
Il carattere misterioso e magico del giardino è accresciuto dalle tre alte torri che scandiscono la facciata di Palazzo Brera, innalzandosi più degli stessi alberi. Queste singolari costruzioni non sono altro che i corpi scala che conducono alle cupole dell’Osservatorio Astronomico, uno dei primi in Italia e da sempre parte integrante del Palazzo. E’ qui ad esempio che, intorno alla fine dell’Ottocento, l’astronomo Schiaparelli compì le prime osservazioni del pianeta Marte.
Purtroppo già a inizio Novecento gli astronomi si resero conto che l’inquinamento luminoso e atmosferico stava rendendo sempre più difficile l’osservazione astronomica dalla città, tanto che le strumentazioni vennero poi spostate a Merate, in Brianza, in una nuova e più moderna sede.
Oggi la sede di Milano ospita un prezioso archivio storico di strumenti scientifici e volumi appartenuti all’Osservatorio e all’Università degli Studi.
Prenotando una visita guidata è possibile accedere anche alla cupola con il telescopio di Schiaparelli dove nelle giornate terse potrete tentare l’osservazione di Marte, oppure “consolarvi” con la splendida vista sui tetti rossi di Brera.
Colonna sonora: “Mery e il giardino dei misteri”, Cristina D’Avena, 1993



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