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Il Genovese: ristorante di cucina ligure a Genova

Giulia Ferraraccio Pubblicato il 11 Aprile 2019

La zona di Piazza Colombo è una zona ibrida silenziosa ed elegante. Tra Brignole e via San Vincenzo, tra il caos e la via pedonale. In piazza Colombo ci si perde e succede a tutti quelli che vi capitano per la prima volta. Il Genovese è il classico posto che consigli ad un amico.

Il Genovese
Via Galata 35r | Genova
Sito | Facebook

Lu – Sa | 12 – 14.30 / 19 – 22.30

Tre ragioni per andare dal Genovese:

1. Se ti piace fare la scarpetta a fine pasto, qui sei il benvenuto
2. Accoglienza, gentilezza, cordialità e sorriso.
3. Qui il pesto nonostante la genovesità te lo offrono come antipastino in un mini mortaio

Il pesto più buono

A mio parere qui si mangia il pesto piu buono del centro città. Sì, l’ho detto! Specifico e restringo il campo perchè nei dintorni e in Liguria in generale sicuramente ci sono dei concorrenti di tutto rispetto! Ora i veri genovesi mi condanneranno a morte ma a me l’aglio non piace…e questo pesto è poco aglioso ed è buonissimo lo stesso. Tiè

Questo posto è quello che consiglio sempre all’amico che viene da fuori Genova e che mi fa la classica domanda: “dove posso mangiare del buon pesto?”. Lo mando qui, perchè appena entri con il sorriso ti fanno accomodare….tac! Ecco subito un mini mortaio di marmo con il pesto accompagnato da un cestino di pane. Quale accoglienza migliore?

Belin.. Che storia!

Il Genovese si trova in una zona non troppo mondana, in realtà ci si passa spesso quando si va verso la stazione di Brignole o quando durante le feste di Natale si va per negozi in via San Vincenzo.
Questo ristorante a due piani collegati da una scala a chiocciola, nasce come antica Sciamadda. Whaaat is this? La Sciamadda è il posto dove anticamente si preparava la farinata nel forno a legna, forno che è ancora presente all’interno del locale. La cucina è molto tradizionale senza troppe rivisitazioni, semplicemente genuina e super tradizionale. E a noi più c’è genuinità e sincerità, più piace.

O tutto o niente

Persone a dieta di tutto il mondo, fate un sacrificio perchè Il Genovese è il classico posto dove non si può prendere solo un primo e andare via. Qui bisogna ordinare antipasto, primo, secondo e dolce. Gli antipasti sono numerosi e tipici liguri: per chi se la sente c’è la trippa fritta. Immancabile la panissa e i cuculli. Non vi spaventate se leggete “latte brusco”, non è il latte con la tipica accoglienza ligure….anzi è una delizia!

I primi e i secondi sono classici e intramontabili (trofie al pesto obbligatoriamente). Il pesto è buono perchè fatto con il basilico genovese che cresce con l’aria di mare genovese. Il pesto fatto rigorosamente nel mortaio di marmo abbinato agli gnocchi di castagne è incredibilmente buono. I secondi prettamente di pesce sono abbondanti e chiudendo gli occhi sanno di Liguria , di mare e di monti.

Ma i dolci?

E’ un discorso a parte si. Perchè i dolci sono importanti, sono il balletto finale alla fine di un saggio, sono l’ultima battuta a teatro e la pagina di un libro con scritto –fine-. Io qui ho assaggiato per la prima volta una cheescake con i prodotti liguri, praticamente una figata che ti fa dimenticare la versione calorica americana. Come formaggio una bella mattonellina di prescinseua su base ti canestrelli e crema di fichi. Una vera e propria specialità. Ammetto che non amo i dolci “scomposti” e qui l’esempio è il tiramisù. Lo dico perchè a me piace prendere una bella cucchiaiata di savoiardi imbevuti nel caffè e crema. Qui però la crema al mascarpone è imperiale…quindi anche scomposto, a pezzi, a puntate… insomma è buono nel suo complesso.

Cosa succede alla fine di ogni piatto?

Non è una domanda retorica, qui succede solo una cosa quando finisci il piatto che hai davanti. Parte la scarpetta libera con tanto di sorrisone del proprietario. Una vera liberazione e goduria.


All images Alice Evita Avanzi & Edoardo Stortini © 2019