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Il viaggio delle Sorelle Ghisini

Rosa Giulia Luppino Pubblicato il 18 Marzo 2019

C’è una zona di Parco Sempione dove il laghetto si stringe e la vegetazione si fa più fitta per dare riparo a tartarughe, anatre, e carpe. È qui che si trova, quasi nascosto, un antico ponte in ghisa decorato con quattro sirenette, elemento molto amato dai bambini e dagli inguaribili romantici.
Camminando lungo la Cerchia dei Navigli, ho rivisto quasi per caso una foto di questo ponte su di un cartello, all’altezza di Via Borgogna, scoprendo così la storia delle sirene e del loro viaggio verso il Parco.

Le ragioni per cui andare:
1. si dice che il ponte porti fortuna agli innamorati, perché non tentare?
2. questa zona del parco è la più ombreggiata e rilassante
3. il laghetto con le tartarughe può essere una valida distrazione durante una sessione di jogging

Ponte delle Sirenette
Parco Sempione | Milano
MM1 Cadorna
MM2 Lanza

lunedì – domenica 6:30 – 21:00
Ingresso: gratuito

Un ponte che fa notizia

Dimenticatevi di Parco Sempione e facciamo un passo indietro, a quando il Naviglio scorreva libero lungo la cosiddetta Cerchia dei Navigli, abbracciando il cuore della città. Intorno al 1840 dei privati commissionarono all’Architetto Francesco Tettamanzi un ponte che avrebbe dovuto collegare le attuali Via Borgogna e Via Mascagni, scavalcando il Naviglio sull’attuale via Visconti di Modrone.

Il ponte pedonale venne inaugurato due anni dopo in presenza all’Arciduca Ranieri, viceré del Lombardo-Veneto, come primo ponte in Italia realizzato interamente in ferro. I pilastri alle estremità erano decorati con fregi in ghisa e su ognuno di essi era stata posta una statua di sirena, anch’essa in ghisa. Da qui, il soprannome scherzoso di “Sorelle Ghisini” da subito attribuito alle quattro sirenette, le cui forme sensuali non passarono certo inosservate diventando oggetto di leggende e credenze popolari.

I guai delle Sirenette

Questo tratto di Naviglio fu interrato nel 1929 ma fortunatamente il ponte venne salvato, a differenza di tutti gli altri, e trasferito nell’attuale posizione al centro di Parco Sempione. Durante il trasporto purtroppo le ringhiere furono danneggiate e sostituite da più poveri tubolari in ferro.

Ma le disgrazie delle sirenette erano appena cominciate: nel 1943 a seguito di un bombardamento una statua venne danneggiata e finì nel laghetto, da cui venne ripescata solo qualche giorno dopo. Alla fine della Guerra non erano più presenti le decorazioni in ghisa dei piloni e due sirene vennero depositate nei magazzini del Comune in attesa di restauro perché troppo compromesse. Qualche anno dopo una delle superstiti venne rubata, probabilmente per ricavarne il materiale.

In occasione della Triennale del 1954 finalmente le quattro sirenette vennero restaurate o sostituite con copie in bronzo, molto più leggere e durevoli delle originali; e infine nel 2003 un ulteriore restauro ha dato nuova vita al ponte, ricreando la balaustra originale degli anni Trenta.

Oggi le sirene riposano indisturbate all’ombra di un grande ippocastano, luogo preferito dai bambini che amano affacciarsi dal parapetto per osservare le anatre, ma anche dagli innamorati: si dice infatti che un bacio dato sul ponte porti molta fortuna alle giovani coppie.  

Colonna sonora: “Scanto di Sirene”, Dente, 2007


All images © 2018 Rosa Giulia Luppino