Tagliatelle all’uovo con crema di zucca, guanciale ciociaro e pecorino di Amatrice (a prova di scemo)
Porzioni – 4 persone
Difficoltà – media
Preparazione – 60 minuti (più 30 di riposo della pasta)
Cottura – 30 minuti

Ingredienti
Per la pasta
400 grammi di farina
2 uova e 2 tuorli
un pizzico di sale
Per il condimento
250 grammi di zucca
1 scalogno
brodo vegetale
200 grammi di guanciale
pecorino
sale e pepe nero
rosmarino
olio evo
Preparazione
Per preparare la pasta fresca all’uovo crea una fontana con la farina su una superficie – meglio se di legno – crea una cavità, metti intorno un pizzico di sale e al centro della farina le 2 uova e i 2 tuorli.
Sbatti leggermente le uova con una forchetta e poi inizia con le punte delle dita ad inglobare piano piano la farina con dei movimenti circolari.
Continua ad unire la farina alle uova prendendola dalle pareti. L’impasto all’inizio risulterà granuloso, ma non spaventarti, continua ad ammassare.
Lavora l’impasto per circa 10/15 minuti, se ti dovesse sembrare slegato puoi sempre aiutarti bagnandoti leggermente le mani (consiglio per principianti, come me).
Una volta ottenuto un impasto ben uniforme, avvolgilo nella pellicola trasparente e lascialo riposare almeno mezz’ora. Per rendere la stesura più semplice, puoi anche dividerlo in due parti.
Arriviamo a noi, ai nostri bicipiti (a meno che tu non abbia la macchina per la pasta).
Appiattisci con le mani la pallina di impasto fino a farla diventare un disco, con l’aiuto del mattarello inizia a stendere la pasta utilizzando la parte bassa del palmo della mano. Ricordati di tenere la superficie sempre ben infarinata. Quando la pasta inizia ad allargarsi, avvolgila sul mattarello e ruotala di 90°C per stenderla nell’altro verso, ripetilo più volte.
Quando la sfoglia sarà ben stesa (in base a gusto e capacità), siamo pronti per tagliarla.
A questo punto arrotoliamo la sfoglia (ricorda sempre la farina!) senza premere e con un coltello lungo liscio tagliamo la pasta a striscioline.
Il mondo è bello perché è vario, se sei alle prime armi non preoccuparti del millimetro, che siano tagliatelle, pappardelle o fettuccine – la differenza sta nella larghezza – l’importante è che siano ben fatte e della giusta consistenza.
Passiamo al condimento.
Taglia il guanciale a striscioline, se hai un guanciale bello grasso puoi anche fare dei pezzi più grandi (non buttare assolutamente la cotenna, renderà la tua pasta e fagioli del weekend ancora più gustosa). Attendi che la padella sia molto calda e fallo rosolare finché non sarà bello abbrustolito. Una volta pronto, allontanalo da fonti di calore, se sei in quarantena prendi una boccata d’aria fuori e fallo raffreddare, non perderà di croccantezza.
Nel grasso del guanciale (che assolutamente non si butta) fai rosolare uno scalogno, aggiungi la zucca a cubetti, falla rosolare 2/3 minuti e aggiungi una tazza di brodo vegetale – o anche di acqua.
Coprite la zucca e fatela cuocere per 10/15 minuti finché non sarà morbida. Con un cucchiaio di legno, iniziate a creare la crema, aggiungete il sale, una parte del pecorino grattugiato fine e se necessario ancora un po’ di brodo. Spegnete la zucca, aggiungete una spolverata di pepe nero, un rametto di rosmarino e coprite.
Portate a bollore l’acqua, tuffateci dentro le vostre tagliatelle di cui sarete fierissimi. Scolatele dopo 2/3 minuti (assaggiate!!!) tenendo da parte un po’ di acqua di cottura. Unite parte del guanciale alla crema di zucca, dalla quale avrete rimosso il ramo di rosmarino, accendete il fuoco basso basso, unite le tagliatelle e un po’ di acqua di cottura della pasta e giratela delicatamente.
Tagliatelle, guanciale e zucca dovranno sembrarvi l’Amore e Psiche di Canova, un’unione perfetta, un unicum divino.
Impiattiamo: tagliatelle alla base (sceglietevi il guanciale più croccante e grasso), aggiungete il guanciale che avete tenuto da parte, grattugiate ancora un po’ di pecorino e concludete con una spolverata di pepe. Finito il piatto ne vorrete ancora, quindi, se siete in 2 come noi, seguite comunque queste dosi e tenete da parte un po’ di pasta fresca, magari quella che vi è venuta male, per i maltagliati con i fagioli dei prossimi giorni.
Buon appetito!
