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L’arte contemporanea al parco: il Museo Carlo Bilotti

Diego Funaro Pubblicato il 21 Novembre 2019

Nelle grandi città come Roma, il contatto con la natura è fondamentale per ritrovare la giusta serenità. Se poi alla natura uniamo l’arte abbiamo il massimo di rigenerazione psicofisica. Villa Borghese ci offre la possibilità di unire questi due toccasana per lo spirito. Un grande parco che dal centro città si estende verso Roma Nord, in cui trovano posto diversi musei, tra i quali il Carlo Bilotti, meno famoso della Galleria Borghese, totalmente diverso da questa, altrettanto interessante. L’edificio un tempo era sede di feste organizzate dai principi Borghese e poi ricovero invernale per gli agrumi, ora ospita Opere di Manzù, De Chirico, Warhol, mostre temporanee di arte contemporanea ed eventi culturali.

Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese
Via Fiorello La Guardia 6 | Roma

Ottobre – Maggio | Ma – Ve 10 – 16 / Sa – Do 10 – 19 / 24&31 Dicembre 10 – 14
Giugno – Settembre | Ma Ve – 13 – 19 / Sa – Do 10 – 19
Chiuso | Tutti i Lunedì, 1 Gennaio, 1 Maggio, 25 Dicembre

Sito web | Facebook | Instagram

Prezzo | Ingresso Gratuito

Un’emozione sempre nuova

Colleziono degli oggetti perché mi danno un’emozione sempre nuova” diceva in un’intervista il mecenate Carlo Bilotti. Davvero essere attorniati da opere di De Chirico e ammirare ritratti di Warhol e Rivers è emozionante. Così come ascoltare la voce di un appassionato di arte come Bilotti che ci rivela le sue esperienze con alcuni tra i più grandi artisti del Novecento. Quest’ultimo dettaglio è probabilmente quello che ci fa sentire a casa dell’imprenditore italo-americano. In un piccolo disimpegno, prima di arrivare alla sala principale, uno schermo ci mostra alcuni video: si resta ammaliati ad ascoltare quelli che sembrano ricordi di famiglia che ci danno l’idea di conoscere da sempre quest’uomo sorridente che con le sue parole ci introduce alle opere esposte poco più avanti. Non vi sentite accompagnati dal padrone di casa?

Un dono a tutti noi

Che cos’è l’arte? È qualcosa di estremamente potente, in grado di comunicare a tutti. È un linguaggio universale in grado di raccontare emozioni, di fare denuncia sociale e politica, di far sorridere, riflettere, comprendere o porci nuove domande che non necessariamente avranno risposta. Per Carlo Bilotti, l’arte è stata una passione e un modo per farsi ricordare. “Le uniche cose che restano, dopo la nostra morte, sono le cose che doniamo alla comunità; ciò che lasciamo ai nostri figli, in qualche modo si disperde”. Queste sue parole ci danno un’idea del perché abbia deciso di fare dono a Roma della sua collezione. Un regalo in tutti i sensi, anche perché l’ingresso al museo è gratuito!

Un viaggio tra l’antichità e la contemporaneità, immersi nel verde

Non vi ho ancora convinti? Poco male! Probabilmente ci riusciranno gli spazi dedicati alle mostre temporanee al piano terra. Qui l’arte contemporanea si incontra con due statue antiche già presenti nella palazzina e il tutto si fonde perfettamente con l’architettura dell’aranciera.
Se non dovesse bastarvi, c’è la caffetteria, di fronte all’uscita al primo piano che ci riuscirà. Un chiosco con tavoli anche all’aperto, circondati dagli alberi e un’atmosfera vagamente retrò è qualcosa che pochi musei possono offrire. Come forse avrete capito, l’abbinamento museo+parco mi piace molto. Recentemente vi ho parlato anche di un’altra meraviglia d’arte in un giardino pubblico: la Casina delle Civette di Villa Torlonia.


All images © 2019 Diego Funaro