In questa guida troverete consigli su dove mangiare, le passeggiate da fare, cosa vedere assolutamente, dove fare shopping. Una selezione dei luoghi che ho visitato per la prima volta o nei quali sono voluta tornare.
A Novembre sono finalmente tornata a New York.
La prima volta non si scorda mai è vero — d’altronde come ti dimentichi di aver girato per le strade di New York con -16 gradi (!!) e 40 di febbre, come?! — ma, tornando a noi, in questa occasione le circostanze erano diverse.
Sono partita da sola e stavolta da trentenne (arrotondo per difetto solo per comodità eh) e questo, insieme al fatto che sia andata a fare la cat-sitter per una delle mie migliori amiche, sono le premesse che hanno reso anche questo viaggio unico (ricordo a chi ci segue da casa che io sono da sempre allergica ai gatti e per questo, tutto fuorché adatta al ruolo assegnatomi che però con grande diligenza e orgoglio ho comunque portato a termine).
Spoiler: i gatti sono ancora vivi e vivono felici nel loro appartamento a Brooklyn. Il mio Macbook Pro e il mio portafogli sono tornati con me in Italia un po’ meno felici (ma questa è un’altra storia).
Durata viaggio: 11 giorni
Tipologia di alloggio: Appartamento privato a Brooklyn
Ulteriori ricordi di viaggio QUI
Dove mangiare e bere
Inutile dire che New York è l’ombelico del mondo.
Tutto quello che desideri qui esiste e di conseguenza anche il cibo è dei migliori. Dal junk food dei sogni alla cucina peruviana, si tratta solo di scegliere ed è questa la parte più difficile per cui vi aiuto io.
— Minetta’s Tavern (burger, ristorante)
Il best burger in town pare sia quello di Minetta’s Tavern alla modica cifra di $34 (sì, sì, avete letto bene e non è un errore del T9).
Consigliatissimo anche il soufflé al cioccolato che è quasi una roba porno. Mi è piaciuta moltissimo l’atmosfera newyorkese un po’ da film. Love it.
— Five Guys e Shake Shack (burger)
E che ve lo dico a fare.
Si tratta di catene di fast food che però ti regalano di quelle emozioni che neanche la prima volta a NY (scherzo dai). Il bacon croccante, le patatine con la buccia giganti… Vabbè, un guilty pleasure da non perdere (sorry vegans!)
— Cull & Pistol (Seafood, Oyster Bar)
Si trova all’interno del meraviglioso Chelsea Market ed è perfetto per un pranzo a base di ostriche e lobster roll, buoni anche i tacos di pesce.

— LLAMA INN (Cucina Peruviana, Drink)
Qui mi sono proprio immaginata habituè al bancone.
Locale super cool pieno di piante, la musica giusta, cucina a vista e bancone centrale. Personale ancora più cool a consigliarti i migliori abbinamenti tra i drink e il loro menu di prelibatezze peruviane.
Consigliatissima la ceviche, un’esplosione di gusto.
I migliori ramen mai assaggiati in vita mia (anche perché non sono ancora stata in Giappone) Consiglio di arrivare un po’ prima di cena per bere una birra o un drink al bancone, barman troppo cool (so che sto abusando del termine, ma ahimè, così è).

— Fette Sau (Carne, Cucina americana)
Per mangiare dell’ottima carne cucinata all’americana, ovvero a cottura lenta su griglia bbq. Atmosfera casual da fiera di paese, con panche di legno e sharing tables, lucine e birra a fiumi.
— Elsa (Cocktail)
Per bere ottimi drink a base di Tequila e Mezcal, magari prima di una cena in zona Cobble Hill a Brooklyn. Atmosfera piacevole, locale carino ma piuttosto affollato.

— Olea (Cucina middle-east)
Atmosfera informale a Brooklyn, cucina del middle-east con qualche piatto anche italiano. Perfetto per una cena semplice o un brunch, adatto anche ai vegetariani.
— Sweetwater Restaurant (Bistrot Americano, Burger)
Situato nel cuore di Williamsburg, ci sono finita per caso il giorno del Ringraziamento quando ormai avevo perso ogni speranza di alimentarmi. Qui ci ho trovato un’atmosfera vibrante (quasi tutti sembravano essere del quartiere), ho mangiato un’ottimo burger al banco, ma soprattutto un’accoglienza senza pari con tanto di baci, abbracci e birrette offerte (il giovane proprietario è emigrato anni fa dal Bel Paese)
— Magnolia Bakery (American Bakery)
Impossibile non tornarci.
Famoso per il banana pudding e per Sex & the City, io ci ho mangiato la migliore carrot cake della vita abbinata al tè alla cannella più speziato di sempre.
— The Donut Pub (donuts, che altro?)
Ho assaggiato i donuts per la prima volta la seconda volta che sono stata a NY ed è stato amore. Non so per quale motivo mi ero convinta che non mi sarebbero piaciuti.
La scelta è davvero da panico, la location molto molto instagram opportunity.
— Little Cupcake Bakeshop (American Bakery)
La stampa dice che sono loro a fare le migliori cupcakes di tutta NY e io non mi sento di contraddirli. Ovviamente oltre ai mini dolcetti, molte altre bontà ipercaloriche e coloratissime. Connessione wifi disponibile, ideale per fermarsi con il Mac a lavorare.
Passeggiate belle (e panoramiche)
New York è gigante, fa quasi paura. Però ci si potrebbe passeggiare per ore e ore intere senza mai stancarsi, con gli occhi all’insù e un paio di sneakers ai piedi ovviamente.
Queste sono state le più significative che hanno segnato questo viaggio:
— Greenwich Village, Washington Sq Park, West Village
— Highline, Chelsea Market, Chelsea Galleries
— Soho, Noho, Little Italy, Lower East Side
— Central Park
— Brooklyn Bridge Park, Brooklyn Heights Promenade, Dumbo (Pier 1, Jane Carousel, St Anne Warehouse, Empire Stores)
— Williamsburg + Domino Park
— Top of the Rock, imperdibile la salita all’osservatorio del Rockfeller per ammirare la Grande Mela dall’alto e rimanere a bocca aperta. Consiglio di acquistare il biglietto online qui e di salire un’ora prima del tramonto per ammirare il passaggio dal giorno alla notte. Emozionante.
Musei e gallerie imperdibili
Io sono sempre per esplorare prima la città e poi buttarsi nei musei. Però ci sono musei e gallerie che riescono ad aggiungere qualcosa all’identità stessa della città e che a parer mio non ci si può proprio perdere. Se il tempo è poco, non rinuncerei mai al MoMa e alla NY Public Library.
— MoMa, vale sempre la pena una visita. È tra i miei preferiti al mondo insieme alla Tate di Londra e da poco ha subito una rinnovazione.
— Whitney Museum, è stata una piacevolissima sorpresa. Consiglio di informarsi sul calendario delle performance artistiche (quando ci sono stata io, l’ultimo piano era riservato ad una performance musicale alla quale non ho potuto accedere perché già sold out)
— Chelsea Art Galleries (Gagosian, David Zwirner, David Nolan e tantissime altre, basta girare a piedi nella zona e intrufolarsi) Torno a ripetermi, Chelsea è un quartiere super cool.
— Krause Gallery, ci sono finita per caso e mi è piaciuto tutto. Si trova in Orchard Street (Lower East Side)
— Guggenheim, vale la pena fare un giro per apprezzare l’architettura iconica di Frank Lloyd Wright e scattare qualche foto in b/n
— New York Public Library, immensa e bellissima. Devo ammettere che ho un debole per l’atmosfera delle biblioteche infatti è un luogo dove sono voluta tornare e che consiglierei sempre.
Tutto lo shopping e di più
Arriviamo al tema dolente (per le carte di credito principalmente)
Qui troverete una selezione degli store più innovativi in cui sono stata e qualche chicca storica da non perdere.
— Nike Store vince su tutti. Quando entri hai la percezione reale di quanto Nike qui è un’assoluta potenza incontrastata. Tra le varie figate, nello store ci trovate persino un campo da basket.

— Supreme vuoi non fare un salto? Hype appalla.
— Glossier brand di beauty che non viene commercializzato in Italia. Per me vince su tutti da un punto di vista di retail experience, davvero innovativa.
— Everlane Brand di abbigliamento, nessun punto vendita è stato mai aperto in Italia per cui un giro è da fare. Stile simile a COS con un occhio di riguardo maggiore alla sostenibilità dei materiali
— MoMa Design Store per scovare tutte le novità sugli ultimi gadgets e prodotti design-oriented.
— Showfields si auto definiscono il più interessante store del mondo. Anche qui, chi sono io per contraddirli?
— Valentino Store per la bellezza degli interni
— Strand Bookstore, 18 miles di libri voi avete idea di quanti siano? Vi assicuro che erano tantissimi. Una libreria indipendente aperta nel 1927 dove perdersi letteralmente tra libri nuovi e di seconda mano. Consigliatissima.
— Mc Nally Jackson un altro bookstore indipendente a Soho, molto carino e fornito. Se siete in zona vale la pena entrare a curiosare.
— Murray’s Cheese tutti i formaggi del mondo (quindi moltissimi italiani e francesi) li puoi trovare qui. Non solo. Una selezione di altissima qualità di leccornie dolci e salate dai packaging meravigliosi.
— C.O. Bigelow America’s Oldest Apothecary, nel mezzo tra una profumeria e una para-farmacia, fornitissima di qualsiasi prodotto per la cura del corpo. Hanno anche una loro linea di prodotti molto bella, consiglio un giro per gli appassionati del tema.
— Usagi piccola galleria-cafe-libreria giapponese molto carina (chiudono presto, per cui conviene passarci in giornata)
— Empire Stores vecchio edificio industriale a Dumbo ristrutturato. All’interno negozi, ristoranti, uffici. Molto bella la vista su Manhattan.
Chi è arrivato a leggere fin qui o mi vuole molto bene o ha una voglia matta di andare a NY o entrambe le cose.

Chiaramente ci tengo a precisare che niente di tutto questo sarebbe stato possibile senza i preziosi consigli della mia architetta brooklynese preferita Francesca che mi ha dotato persino di mappa google con tutte queste chicche (e molte altre).
(No, io non l’ho fatta quindi mi spiace ma dovrete tenere sotto mano questo articolo per il vostro prossimo viaggio nella Grande Mela)
Cheers! 🍎♥️
All images © 2019 Martina Caiazzo