Risalendo la valle Argentina ci imbattiamo in una tradizione secolare: Olio Roi a Badalucco, i re della Taggiasca da cinque generazioni. Con la tipica oliva ponentina, dolce e fruttata, non solo producono olio, ma anche altri prodotti enogastronomici, allargandosi al mondo della birra e del gin, con il celebre marchio “Taggiasco”.
La qualità dei loro prodotti è riconosciuta in tutto il mondo: dalla Germania alla Finlandia, oltrepassando l’Atlantico fino a giungere in America e dalla parte opposta sbarcando in Asia. Roi rappresenta la piccola realtà che è riuscita a superare i confini, diventando un vanto tipicamente italiano, anzi possiamo dire ligure!
Ora però conosciamola meglio!
Olio Roi
Via Argentina Sud, 1 | Badalucco (IM)
Lu – Sa | 09 – 12:30 / 14:30 – 19
Do | chiuso
Sito | Facebook | Instagram
Tre motivi per visitare Olio Roi
- Per visitare un moderno frantoio 4.0 con una storia secolare alle spalle.
- Per degustare il loro olio d’oliva Taggiasca.
- Per provare i loro diversi prodotti, sempre aventi come base la ligurissima Taggiasca (gin “Taggiasco”, birre, conserve, e molto altro).
La storia dell’Olio Roi
Siamo nel lontano 1887 quando la famiglia Boeri di Badalucco inizia a produrre olio e venderlo all’ingrosso presso il mercato di Imperia. Il nome “Roi” compare alla fine degli anni ’70, ma si scopre avere una storia antichissima. Infatti, il nome “Roi” viene alla luce per la prima volta in un manoscritto seicentesco. Il termine deriva dal ligure “roa”, ovvero “ruota” (quella del mulino) e quindi forse la storia della famiglia Boeri inizia ben prima di fine Ottocento.
Tornando a noi, la decisione di cambiare il nome del frantoio da “Boeri” a “Roi” è più una strategia di marketing, rifacendosi al soprannome della famiglia per dare più incisività al marchio. Inoltre, da una vendita grossista, si passa a un commercio porta a porta, per poi aprire un canale verso la Germania e tutta Europa.
Oggi, con un moderno sistema 4.0, dove un unico operatore riesce a svolgere l’intero processo controllando tutto elettronicamente si è arrivati a esportare in 45 paesi! Una grande scalata alla conquista d’Europa e del mondo!
Il gin “Taggiasco”
Come vi dicevo in precedenza Roi non produce solo olio, ma dalle loro olive Taggiasche si ottiene, tramite distillazione, un gin sensazionale: il Taggiasco. Al naso è fresco e salato con sentori di olive, rosmarino e agrumi. Abbastanza intenso e aromatico, ma allo stesso tempo rinfrescante.
Il packaging è stupendo alla vista e soprattutto è sostenibile! Il vetro utilizzato è interamente riciclato e per questo motivo il colore delle bottiglie assume diverse sfumature a seconda del lotto. Il tappo è in sughero con corpo formato all’80% da canna da zucchero e solo al 20% da plastica, l’etichetta in carta totalmente riciclata. Insomma, un approccio ecosostenibile al massimo!
Per non parlare dei premi ottenuti oltreoceano dal Taggiasco! Il prodotto è di qualità, fresco, ha carattere, ma specialmente piace alla gente! Fidatevi di me, assaggiatelo e poi mi direte!
Olio Roi x Birrificio Nadir
Ma davvero anche la birra? OH YESSSSS.
Nel 2020 inizia la collaborazione ufficiale tra Olio Roi e Birrificio Nadir, grazie alla solida amicizia tra il proprietario dell’oleificio Paolo e Gabriele, il mastro birraio.
Il prodotto di punta è una birra folle ottenuta con l’utilizzo delle foglie di ulivo. Paolo ci ha messo l’idea e Gabriele le conoscenze per creare questa “farmhouse ale” dal sapore unico. Vi presento la birra “Montefollia”, la birra con foglie di ulivo che ha conquistato anche i tedeschi! E se ha persuaso tali intenditori… direi di provarla, che dite?
Se Montefollia non incontra il vostro gusto non preoccupatevi, ci sono tante altre formule che fanno al caso vostro: dalle bionde più leggere, alle ambrate più strong.
Altri progetti
Paolo, laureato in marketing e comunicazione, è sempre alla ricerca dell’idea vincente.
Roi sta crescendo molto come realtà grazie alle sue intuizioni giovanili e fresche. Oltre allo storico agriturismo L’adagio, è nato il moderno ristorante Umami, interamente costruito in legno d’ulivo. Al centro del giardino svetta un immenso leccio, sotto cui degustare una cucina fusion con grande attenzione ai prodotti locali. Un ulteriore ristorante è in costruzione a Ventimiglia, per non parlare del piano di spostare il birrificio da Sanremo a Badalucco. In sostanza, il progetto Roi è un cantiere in continua evoluzione con grande voglia di innovazione e creatività!
A voi non rimane altro che perdervi nei meandri della valle Argentina, per venire a provare le diverse esperienze qui da Roi, dove l’ulivo è una religione! E se siete appassionati di gin, non perdetevi tutti i nostri consigli in fatto di gin liguri!
All images @ 2022 Olio Roi