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L’Orto Botanico di Brera: un’oasi di silenzio in pieno centro

Giulia Perera Pubblicato il 10 Novembre 2019
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La città di Milano non sempre espone al pubblico le sue bellezze, alcune possono essere viste solo da pochi fortunati, mentre altre possono essere visitate da tutti, ma devono essere scovate. 
È il caso dell’orto botanico di Brera: un giardino settecentesco nascosto tra i palazzi più belli del centro, che offre un riparo silenzioso dalla frenesia cittadina. 

Via Brera 28, Milano
MM2 Lanza


Orari:
Lu – Sa | 9:30 – 16:30 – da Novembre a Marzo / 10:00 – 18:00 – da Aprile a Ottobre

La storia dell’Orto Botanico di Brera

La storia dell’orto botanico affonda le sue radici nell’antichità, ma diventa un’istituzione solo tra il 1774 e il 1775 grazie a Maria Teresa d’Austria.
A colpo d’occhio si può capire subito che non si tratta di un giardino come gli altri, ma di uno scrigno che conserva al suo interno una collezione invidiabile di piante officinali. Esatto, l’orto botanico di Brera non esalta la bellezza estetica della natura ma si concentra, invece, sulla sua utilità. 
Negli anni, infatti, è stato una delle sedi per la formazione degli studenti milanesi di farmacia e medicina, ampliando sempre di più le varietà delle piante officinali coltivate. 
Ogni aiuola è come un’isola ed è dedicata a uno speciale utilizzo o ambiente; si posso trovare quelle riservate alle piante mediche oppure quelle dedicate a tematiche di uso preminente come: piante alimentari, tessili o tintorie. È possibile ammirare una grande verità di piante mediterranee ma anche diverse specie di piante autoctone lombarde.
Tra gli alberi presenti all’interno dell’Orto botanico di Brera risaltano senza dubbio i meravigliosi Ginko Biloba. Hanno due secoli e mezzo di vita e in questa stagione catturano lo sguardo di ogni persona grazie alle loro foglie completamente dorate. 

Una bellezza accessibile a tutti

Prima che venisse istituito l’orto botanico, erano presenti nel giardino delle piante con un fusto molto alto che tenevano in ombra il terreno sottostante e impedivano la coltivazione di altre specie. Per la creazione dell’orto come lo conosciamo oggi, fu quindi necessario abbattere le piante più alte e venne costruita anche una serra.
Questa bellezza milanese può essere ammirata da un pubblico più vasto solo dal 2001, quando dopo diversi lavori di ristrutturazione è stata aperta alle visite, rendendola accessibile anche alle persone con disabilità motorie. Nel 2013, inoltre, sono stati inseriti circa un migliaio di sensori per dare anche agli ipovedenti la possibilità di apprezzare questo tesoro della città di Milano.

All images © 2019 Marco Beck e Misfloo