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POTAFIORI Milano: il bistrot dei fiori

Martina Caiazzo Pubblicato il 21 Marzo 2019

Profumo di fiori freschi, candele distribuite qua e là su tavoli e banconi, specchi che riflettono la luce e i colori delle piante in tutto l’ambiente… questa è la prima impressione che ho entrando qui: POTAFIORI Milano è un bistrot, ma anche un negozio di fiori e di piante nel quartiere di Porta Romana.

POTAFIORI Milano
Via Salasco, 17 | Milano

Sito | Facebook | Instagram

Lu – Sa | 9 – 24
Do |17 – 24

  • Se volete sorprendere qualcuno o semplicemente volete regalarvi un momento speciale, dovete venire qui.
  • Potafiori è per tutti gli amanti del bello e del buono.
  • Per chi ama i fiori, il design (se siete fan di William Morris come me, non potete farvi sfuggire la collezione di grembiuli e di sacche realizzate con i suoi pattern!), la musica e il buon cibo.
POTAFIORI Milano

Se vi è capitato di imbattervi in qualcuno dei miei articoli, vi sarete già accorti che il connubio tra cibo, piante e design ritorna spesso e anche questa volta ve ne parlerò. Non appena entro, incantata dall’atmosfera e dal profumo di fiori freschi, mi domando (e mi rimprovero anche un po’) sul perché non ero ancora venuta qui, data l’apertura non recentissima dello spazio.

POTAFIORI Milano infatti, nasce nel 2015 da un’idea di Rosalba Piccinni — cantafiorista come ama definirsi — già celebre a Milano per aver curato molti progetti legati ai fiori e alle contaminazioni tra musica, arte e design.

È proprio grazie alla sua visione che questo spazio diventa il punto di riferimento per eventi esclusivi legati al mondo del design, dell’editoria e della moda milanese (non a caso Tomaso Trussardi ha scelto lei in diverse occasioni)

POTAFIORI Milano
POTAFIORI Milano

Fiori e cibo all’ora che vuoi da POTAFIORI Milano

L’aspetto interessante di questo bistrot è che puoi decidere di trascorrerci qualsiasi momento della tua giornata. Infatti è possibile fermarsi per una lenta colazione, apprezzando il lavoro di preparazione e allestimento dei fiori freschi al mattino, oppure pranzare servendosi al PotaBuffet — una formula che con 20€ ti permette di scegliere un piatto gourmet tra le quattro proposte giornaliere oltre che attingere al ricco buffet con proposte di stagione (acqua, caffè e calice di vino sono inclusi!)

Lo spazio è molto adatto anche per un aperitivo, ma lo consiglierei soprattutto per una cena intima a lume di candela. La proposta del menu serale oscilla tra il classico e l’innovativo e propone accostamenti interessanti (cito ad es. i ravioli di ricotta al peperoncino, aglio nero e datterino giallo che mi hanno fatto aguzzare le papille gustative, ma che non ho avuto il piacere di assaggiare). I prezzi, che non definirei economici, si aggirano attorno ai 20-22€ per un primo o un secondo e la carta dei dessert segna 9€ per un gelato al fiordilatte con lamponi caldi.

L’unica pecca a mio avviso è la chiusura domenicale ad ora di pranzo. Avrei preferito una chiusura infrasettimanale per poter godere di un brunch fiorito.


All images © 2018 Martina Caiazzo