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Rocchetta, Apricale e Dolceacqua – il trio delle meraviglie

Ilaria Parena Pubblicato il 19 Settembre 2021

Diciamoci la verità, quest’anno gli spostamenti nella nostra regione sono stati messi a dura prova. Non vi nego che qualche rinuncia sulle gite fuori provincia l’ho fatta anche io. Non del tutto però, se siete pronti direi di incominciare il nostro viaggio tra alcuni dei borghi medioevali più belli d’Italia. Pronti? Via!

Apricale, Dolceacqua e Rocchetta Nervina sono tre piccoli e splendidi borghi medioevali nell’entroterra di Ventimiglia. A breve distanza sia dalla costa, che l’uno dall’altro, compongono davvero un trio delle meraviglie. Ideali per una fuga di una notte e due giornate immersi nei loro caruggi, ognuno è unico e tutti hanno molte sorprese da svelare.

Partenza da… Apricale!

Arrivando in auto dalla strada statale, Apricale è il borgo che ci offre la visuale panoramica più spettacolare. Se giungiamo all’ora del tramonto poi, la luce lo illumina evidenziando tutti i profili e i dettagli delle casette arroccate e costruite una sull’altra. Le strade e le costruzioni del borgo sono quasi interamente in pietra e i vicoletti si snodano strettissimi a risalire fino alla cima del cucuzzolo dove il paese ospita una chiesa e un ampio piazzale. Perdersi letteralmente tra le case e i particolari di questo posto è davvero un’esperienza unica! Apricale infatti, grazie al suo aspetto perfettamente conservato, insieme agli altri borghi, è spesso scelto da compagnie teatrali per inscenare vere e proprie opere itineranti. Se dalla piazza volgiamo il nostro sguardo al cielo, sul campanile noteremo una bici appesa al suo profilo, come nell’intento di salirvi in cima. Si tratta di una installazione dell’artista Sergio Bianchi che anni fa tenne una mostra nel castello sull'”assenza di gravità”. Da allora la bici non è mai stata rimossa ed oggi è diventato un po’ il simbolo di Apricale.

Chiara, fresca… Dolceacqua!

Dolceacqua è il più grande e più popoloso dei tre borghi. Anche il primo giungendo da Ventimiglia, il panorama che ci mostra all’arrivo è decisamente romantico. Non per altro, ne erano rimasti innamorati anche Monet e Renoir. Incorniciato dal fiume, ed abbellito da un ponte caratteristico che si specchia nelle sue acque. Anche Dolceacqua si sviluppa in salita, e la nostra camminata esplorativa, dopo un susseguirsi di botteghe storiche ed esposizioni artigianali, termina al castello medioevale, visitabile e nel quale ne scopriamo la storia intricata e appassionante che coinvolse i Grimaldi e i Doria.
E se Renoir doveva trattenersi solo tre settimane per un piccolo studio, ma poi vi rimase tre mesi mi sembra un motivo più che interessante per andare a scoprire di persona questa meraviglia.

Rocchetta Nervina e i suoi laghetti

Ultimo ma non ultimo per bellezza e curiosità, Rocchetta è il più piccolo dei tre e il più lontano dalla costa. Al nostro arrivo Rocchetta ci offre una visuale a tratti tenebrosa. Le sue case che scendono verticali a picco sul fiume ci regalano un’atmosfera misteriosa. Basta addentrarsi nel paesino e salire sul ponticello che attraversa il fiume per godere della brezza che scende dai monti e sentirsi subito accolti. Rocchetta, da molti anni, ospita in estate il Festival delle Fiabe. Una manifestazione dal carattere davvero magico, una compagnia teatrale inscena ogni anno una fiaba diversa utilizzando come palcoscenico…l’intero paese! Gli spettatori acquistano i biglietti anticipatamente e vengono suddivisi in gruppi per permettere una partenza scaglionata e per tutto il paese vivono la favola completamente immersi nell’atmosfera del borgo.

Ma Rocchetta non è solo paese, è anche natura nei suoi meravigliosi laghetti. Dal borgo parte una passeggiata che in brevissimo tempo si addentra nelle colline e conduce a questi angolini davvero paradisiaci. Le acque alternano sfumature dal verde al blu, la vegetazione è rigogliosa e fare il bagno in uno di questi specchi azzurri è davvero rilassante.

Dove | Apricale, Rocchetta Nervina, Dolceacqua
Come | in auto, uscita autostradale di Ventimiglia
Quanto | per vedere tutti i paesini è consigliabile pernottare in loco almeno una notte
Dove pernottare | La Pecora Nera – Camere e Osteria a Rocchetta

La pecora nera – Osteria e camere

Per la mia fuga di una notte ho scelto di pernottare a Rocchetta Nervina e precisamente alla Pecora Nera – Osteria e Camere. State tranquilli perché di nero non c’è assolutamente niente, anzi! Le camere sono avvolte da un candore unico e l’atmosfera è romanticissima e accogliente. La nostra era la camera più alta con moltissime vetrate con vista sul fiume e sul paese. Per la vostra serata la struttura offre diversi pacchetti e in estate è aperta anche la loro osteria per la cena. Noi abbiamo usufruito solo della colazione che è stata abbondante e squisita. I proprietari e il personale sono tutti gentilissimi e la struttura si trova proprio nel borgo tra le altre casette.

Ci sono talmente tanti angolini, talmente tante sorprese, talmente tante cose da fare in questi tre gioiellini che potrei scrivere per ore. Vi lascio tutto il bello della scoperta e vi invito a fare gara fotografica su scorci e dettagli. E se volete organizzare una sorpresa per qualcuno… questa è sicuramente un’ottima idea!


All images 2021 © Ilaria Parena