Forse non tutti sanno che il “sesto gusto” è la sensibilità del palato alla percezione del sapore dei carboidrati. Stasera ci concederemo il lusso (accessibile) di una degustazione di pizze Gourmet, e se come me amate sfrenatamente la pizza, vi invito ad accomodarvi al nostro tavolo.
ATTENZIONE!
Qui non ci sono prove costume che tengano, le lacrime di coccodrillo non sono ammesse, anche perché gli ingredienti di qualità e la ricerca certosina di Massimiliano Prete nel trovare il connubio perfetto tra farine e lieviti, consente alle sue pizze di essere super digeribili!
Sestogusto
Via Giuseppe Mazzini 31/A |Torino
011 1889 4434
Lu – Sa | 12 – 14:30 & 19 – 23
Do | 19 – 23
Prezzo | Margherita 6,50€ / Degustazione Pizza Gourmet 22€
Sito |Facebook | Instagram

“Max è ciò che fa”
“Buonasera e benvenuti” così ci accoglie Paola la direttrice di sala “volete accomodarvi dentro o preferite stare nel dehors?”. Sono le 7 di una calda ma sopportabile sera di luglio, il sole fa capolino tra gli edifici di Via Mazzini facendoci optare per un tavolo baciato dalla luce dorata.
Mentre ci accomodiamo al tavolo io ne approfitto per ficcanasare un po’ all’interno del locale…
Adoro com’è stato ristrutturato, il parquet a terra e i mattoni a vista creano un ambiente ricercato, ma non ingombrante, lasciando all’ospite la possibilità di concentrarsi interamente sul proprio piatto.
Di Massimiliano Prete (mente, braccio e anima di Sestogusto) potrei raccontarvi che da giovanissimo si è trasferito ad Asti dal Salento per imparare l’arte della pizza, successivamente si dedica alla pasticceria e consegue l’attestato di sommelier. Desideroso di portare qualcosa di nuovo “sotto i denti” della sua clientela, unisce la scienza esatta della pasticceria alla sensibilità per gli impasti e la lievitazione dando così vita nel 2014 a Gusto Divino la prima pizzeria gourmet. Nel 2017 arriva a Torino Gusto Madre che nell’estate dell’anno scorso evolve in Sestogusto Torino sotto la sua conduzione esclusiva. Sono affascinata dalla sua personalità così chiedo a Paola di parlarmi di lui, i suoi occhi si illuminano “Max è straordinario, un perfezionista, dedito al lavoro e rispettoso dei suoi collaboratori. Vive in simbiotica armonia con i suoi impasti… Guai a dargli una brutta notizia quando è in fase creativa.”
A proposito di creatività, Max ci fa assaggiare un’anteprima: fette di pane di segale con lievito madre a pH altamente acido (non è corrosivo tranquilli), burrata, seppie, capesante, gamberetti, calamari, olio al limone e pomodorini.
E da bere?? Nientepopodimenoche un Crèmant de Bourgogne cara/o!
Cin – Cin!

La sinestesia del palato da Sestogusto Torino
Ma veniamo alla scelta delle pizze, per evitare indecisioni ho chiamato i rinforzi!
Il menù presenta 6 impasti diversi, così per non scontentare nessuno prendiamo un Menù Best Of che si compone di tre assaggi di impasti differenti: il Pizzotto Margherita (alto e soffice), la Croccante (non serve aggiungere altro) con fior di latte, burrata, prosciutto cotto e ricotta salata e la Fa Croc (una focaccia romana) con acciughe del Mar Cantabrico, bufala e datterino.
A questo aggiungiamo un’altra Croccante come di cui sopra e due pizze fuori menù uguali.
Eccole di sfilare sotto i nostri occhi languidi, un mosaico di colori e profumi.
La pizza fuori menù è l’ennesimo colpo da maestro di Massimiliano, la sibillina “Napoletana”
Non fatevi ingannare dall’intuitività del nome ispirato dalla bufala e dal pomodorino campano, la sua peculiarità sta nell’impasto fatto con grano antico siciliano.
Se volete provare ad immaginare l’odore che emana, chiudete gli occhi e pensate al pane appena sfornato… [inspira, espira]


Satolli e sorridenti decliniamo il dolce e ci gustiamo ancora la piacevole sensazione data dall’essere sazi senza essere “appanzati”, ecco perché la pizza di Massimiliano Prete è stata definita un “soffio d’aria”.
Se siete arrivati fin qui e ancora non vi è venuta fame siete senza cuore, se invece lo stomaco ha battuto un colpo, allora questa è l’occasione per mettere alla prova il vostro sesto gusto.
All images © 2019 Daniele Epifani