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THE FLAT – Massimo Carasi: un laboratorio di arte e sperimentazione

Roberta Guerini Pubblicato il 10 Ottobre 2019

Quando ero piccola quasi ogni domenica mia nonna mi portava in centro a Milano. Prendevo dall’armadio il mio cappotto più bello e salivo su un treno con le panche di legno che in 30 minuti ci portava a Cadorna. Ricordo ancora la felicità che provavo alla vista dell’imponente scultura Ago, filo e nodo. Era da lì che aveva inizio il mio momento preferito della settimana: una passeggiata fino a Porta Venezia, attraversando le vie del centro incurante del freddo e dei turisti. 
Solo quando sono cresciuta ho scoperto quante meraviglie ci fossero in realtà oltre i bastioni, ed è proprio in via Frisi – a pochi passi da Casa Galimberti, un gioiello dell’architettura Art Nouveau milanese – che si trova la galleria di cui vi voglio parlare: The Flat, di Massimo Carasi.

Perché andare?

  • Per la gentilezza e professionalità di Antonella e Daniela. Fermarsi a chiacchierare con loro renderà la vostra visita ancora più piacevole. 
  • Per un programma di mostre davvero particolare, ogni artista è scelto dai direttori e ne rispecchia il gusto… e loro hanno sicuramente buon gusto: vedere per credere.
  • In occasione del Milano Gallery Weekend la galleria sarà aperta eccezionalmente sabato e domenica dalle 11 alle 19.30, un’occasione davvero da non perdere.

THE FLAT – MASSIMO CARASI
Via Paolo Frisi 3 | Milano

+390258313809
theflat-carasi@libero.it
Martedì – Sabato: 14.30 – 19.30

Sito | Instagram

Dal quinto piano di Porta Romana al seminterrato di Porta Venezia

É il 2002 quando Massimo Carasi e Antonella Magalini aprono una galleria al quinto piano di via Vaina 2, zona Porta Romana in un appartamento, da qui il nome The Flat. A molti di voi sembrerà semplicemente un’idea carina, ma la scelta dello spazio fu una vera e propria rivoluzione in un mondo dell’arte ancora fedele alla tradizionalità della white cube – pareti bianche e azzeramento totale dello spazio per far sì che le opere d’arte siano le protagoniste assolute. The Flat fu infatti tra le prime gallerie in Italia ad aprire in uno spazio domestico e a dimostrare sin dall’inizio una forte propensione alla sperimentazione.

Sei anni dopo, decidono di spostarsi nella nuova sede di 220 mq in Porta Venezia per offrire agli artisti invitati uno spazio più articolato dove poter avere maggiore libertà di espressione installativa ed espositiva. Ed è proprio in questo spazio che, per me, è avvenuta la magia!

Amore a prima vista

Mi capita raramente di rimanere così affascinata da un artista che non avevo mai visto, ma le opere di Hiva Alizadeh mi hanno sicuramente ammaliato e colpito sin dal primo sguardo. La loro finezza e originalità rende la visita alla galleria un’esperienza davvero unica: ci sono opere belle e intense da guardare e poi ci sono opere come queste in grado di abbracciarti e trasportarti verso paesaggi e popoli lontani – l’artista ha infatti origini iraniane. 
Parallelamente Massimo, Daniela e Antonella portano avanti una ricerca di qualità e un lavoro continuativo con gli artisti con cui collaborano, nel loro ufficio è possibile ammirare una selezione delle opere di altri artisti della loro scuderia. 

La mostra di Hiva Alizadeh sarà visitabile fino al 31 ottobre, personalmente un po’ mi dispiace, ma sono certa che la prossima mostra saprà ugualmente conquistarmi.