«C’è un posto che non ha eguali… Questo luogo è unico al mondo, una terra colma di meraviglie, mistero e pericolo. Si dice che per sopravvivere qui bisogna essere matti come un cappellaio. E per fortuna… io lo sono.» – Il cappellaio Matto
The Secret Home nasce una decina di anni fa nella mansarda di Giorgia Mirabella – progettista e interior designer, ma anche ballerina di danza classica e pittrice. Una casa privata adibita a showroom per esporre un’esclusiva collezione di design e arredo in un ecosistema che, secondo i dettami del marketing esperienziale, valorizza al meglio il prodotto. Nel 2015 il progetto cresce e si trasferisce in Via Carlo Alberto, nel cuore di Torino, senza abbandonare però il nome che lo ha contraddistinto fin dal suo debutto sui tetti storici della nostra città.
The Secret Home
Via Carlo Alberto, 40 – Torino
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La fondatrice ci apre le porte di The Secret Home: un mondo fatto di oggetti che raccontano una storia, un viaggio, un sentimento, una battaglia politica o personale. Siete pronti ad entrare a Wonderland?

Ma cos’è The Secret Home?
«Tante cose…» risponde la padrona di casa. Impossibile cristallizzare in una definizione statica l’anima eclettica di The Secret Home: fabbrica di idee creative che hanno come comun denominatore l’armonia della bellezza. Ciò che guida Giorgia nel suo progetto è la passione per il design e la volontà di racchiudere in un unico spazio tutti i servizi necessari per allestire un ambiente.
Lo showroom: arte, design e decorazione
All’interno dello showroom – affianco ai grandi nomi di Seletti, Kartell e Toilet Paper – spiccano oggetti dal design inedito, tra cui il mappamondo in vetro trasparente di Gio Tirotto, la lampada di stampo industriale dell’azienda londinese Tom Dixon, la banana dell’olandese Studio Job e gli oggetti in leggerissimo poliuretano di Gugliermetto. All’appello poi non mancano i pezzi unici, come il pesce intagliato nel legno dall’artigiano Villa e i vasi in pietra di Luserna della vicina Val di Susa. Non importa quale sia la provenienza, ogni oggetto racconta una storia. Beltepà, ad esempio, ci porta in Uzbekistan a sostenere le donne locali nella lotta contro il patriarcato. E poi c’è la coraggiosa collezione di piatti con il volto di Kim Jong-un dell’artista milanese Max Papeschi che, in chiave parodistica, punta il dito sulla dittatura nordcoreana.






Altrettanto ricercata è la selezione di carte da parati. Sfogliando i cataloghi della maison francese Pierre Frey e le collezioni d’ispirazione orientale del marchio italiano Misha, Giorgia mi svela una realtà fatta di forme geometriche, effetti materici e tessuti che si fondo in armoniche palette di colori. Ammiro estasiata la linea China Classic, che si rifà alle fantasie tradizionali a Chinoiserie, la collezione Asia, che si ispira ai disegni della natura esotica e mi meraviglio di fronte alla linea Silk Embroideries dove la tecnica pittorica tradizionale cinese si mischia all’antica arte del ricamo.

L’Area Project
Salendo al piano soppalcato del negozio scopro l’altro volto di The Secret Home, quello dove numeri e precisione regnano sovrani. Qui lo showroom si trasforma in studio creativo per gestire la ristrutturazione di appartamenti, ristoranti e locali, ma anche l’ allestimento di set design per aziende di moda e l’organizzazione di eventi.
Il cavallo di battaglia è l’evento di Natale. Nato come gioco tra un gruppo di amiche che, in occasione delle feste natalizie, esponevano le proprie creazioni, l’evento è diventato un vero e proprio must della nightlife torinese. L’edizione del 2019 ha avuto l’onore di ospitare Guido Harari, giornalista e fotografo che ha ritratto i più grandi miti della musica, tra cui David Bowie, Bob Dylan, Claudio Baglioni, Andrea Bocelli e molti altri. Grazie alle sue opere, la corte interna di Palazzo Lanza – l’edificio dei primi del ‘900 dove ha sede il negozio – ha assunto le sembianze di una vera e propria galleria d’arte. Non so voi, ma io mi sono già prenotata per il prossimo Natale!

Nel frattempo ci attendo grandi novità al rientro dalle vacanze; A settembre la culla del design torinese sarà infatti teatro di nuovi progetti speciali, tra cui il workshop creativo con Darija Bazdan di Darlingmind, una designer di carte da parati che unisce arte e spiritualità. Due giorni dove apprendere le tecniche artistiche giapponesi, la meditazione e la danza, ricreando un parallelismo tra i pattern delle carte da parati e quelli della mente umana.
All images © 2021 Mirko Mina
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