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Turin In a Dish: la food experience a casa tua con Confetti & Martini

Arianna Cristiano Pubblicato il 1 Febbraio 2020

Perché in Piemonte si mangiano un sacco di acciughe ma non c’è il mare? E il cacao, nel Bunet, chi ce lo ha messo? E com’era la vita prima dell’invenzione del sugo di arrosto? Non sono domande a cui è facile trovare una risposta, soprattutto se sei romana e sei andata avanti per tutta la tua vita a carbonara senza porti troppe questioni. Potevo cercare la risposta su Google, e invece no, ho trovato Irene e Fabio, che raccontano la storia di Torino reinterpretando i piatti della tradizione: una passeggiata culinaria in cui non servono sneakers comode né mappe stradali, e in cui sono i piatti a parlare da sé. Tutto questo a domicilio. Questa è Turin in a Dish, e il prossimo tour in partenza aspetta anche voi.

Confetti & Martinis | Irene Cutrupi e Fabio Montanera
hello@confettiandmartinis.com

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Appartamento – Studio Ata

Turin in a Dish

Non posso negarlo: molti dei ricordi più belli della mia vita sono legati al cibo. Non parlo degli spuntini di mezzanotte in solitaria, anche se quelli hanno sempre il loro perché. Parlo delle spaghettate notturne con i compagni di università, i pranzi in famiglia nella casa in campagna, le cene con gli amici quelle con troppo vino della casa per ricordare tutto nitidamente. Ed è proprio con una cena speciale che io e i miei più fedeli amici, abbiamo voluto salutare il 2019: una location quasi segreta, un personal chef al nostro servizio, e una storia gastronomica tutta da scoprire: quella di Torino. Abbiamo scoperto Turin in a Dish, una Food Experience unica nel suo genere, nata dalla mente e dai fornelli di Irene e Fabio, in arte Confetti & Martinis.

E’ difficile racchiudere tutte le sfumature di questo progetto in un semplice articolo: non basterebbero le sole 26 lettere dell’alfabeto per raccontare il suono della scarpetta nel piatto, il pop rassicurante del tappo di sughero che sfugge dal collo della bottiglia, il sapore di vittoria dell’ultima cucchiaiata di torta rubata ai tuoi amici – perché sì, ci vogliamo tutti bene ma quando c’è il cibo di mezzo non si guarda in faccia a nessuno (Food Before Friends, sempre).

Potrei cercare di raccontarvelo con i numeri, ma fallirei nel tentativo di calcolare le ore passate da Irene e Fabio tra i fornelli e la tastiera di un computer, a perfezionale la loro formula vincente: Content Creator lei, Personal Chef lui, entrambi appassionati di cucina e col pallino per la condivisione. Era solo questione di tempo prima che da questa combo perfetta potesse nascere Confetti & Martinis: un progetto di ricerca e approfondimento sulla cultura del buon cibo e sull’importanza che questo ha nella vita di tutti e nella storia della nostra città.

A project for Foodies — by Foodies

A Irene piace raccontare storie: prende una spolverata di parole giuste, le impasta e le farcisce, tutto questo senza neanche dover accendere un fornello (se ne tiene alla larga). Fabio, al contrario, tra i fuochi e le fiamme si muove con esperienza, dosando le parole come fossero gli ingredienti di un piatto e lasciando che siano proprio questi a parlare per lui e per il suo territorio.

Nel loro quartier generale ad Alba, si dedicano alla condivisione delle loro passioni più grandi, organizzando Tour Gastronomici, Workshop, Cooking Class & cene private.

Al loro fianco c’è Federica, che di lavoro si appassiona alle cose: come noi si è innamorata del progetto e ha voluto dare il suo contributo, da imprenditrice e amante della buona tavola quale è, non poteva rimanere impassibile davanti ad una storia del genere. 

Bando alle ciance!

Con la complicità di Romina Musso, di Studio Ata, che per l’occasione ha voluto ospitarci nel suo splendido appartamento affacciato sulla Dora – non glielo dite, ma sognavo da una vita di entrare in quel palazzo – Irene, Fabio & Federica sono riusciti a confezionare una serata perfetta, dedicata alla scoperta di Torino e dei suoi sapori.

Con l’accoglienza che solo le mura domestiche riescono a dare, Turin in a Dish è un viaggio che porta alla riscoperta dei piccoli e semplici piaceri della vita. Un viaggio da condividere con i propri amici – carnivori, vegetariani, intolleranti o meno – per regalarsi una serata diversa nella tranquillità di casa propria, in cui sentirsi coccolati e rilassarsi senza avere l’ansia di non far scuocere la pasta o di dover sparecchiare.

Mentre Irene e Federica ci accolgono nell’appartamento affacciandosi dal piano più alto della scala, Fabio è già in cucina che spadella. Dopo qualche chiacchiera in salotto, e le classiche foto di rito alla #fabiofacose, ci rilassiamo con un calice di Barbera sbirciando occasionalmente cosa succede in cucina. La presenza di Fabio e Irene è discreta e piacevole, mai di troppo. 

Inutile raccontarvi di come, il nostro cuore di ciccia non ha saputo reggere al profumo del pan brioche appena sfornato, a quello del burro che sfrigola in padella, per non parlare del profumo della salvia bruciata (datemi un mucchietto di foglie di salvia e io ci infilerò il naso dentro). Ogni piatto uscito dalla cucina diventava protagonista di una storia da raccontare, tra aneddoti curiosi e nozioni storiche, tra piatti che cambiano colore come pozioni magiche e che sprigionando profumi nuovi e mai esplorati.

Non voglio spoilerarvi troppo i piatti perché, tra le esperienze che vogliamo condividere con voi in questo 2020 c’è anche lei, Turin in a Dish: la Food Experience che tutti gli urban explorer torinesi devono provare almeno una volta per potersi definire tali. 

Vi piacerebbe essere dei nostri? Tenete gli occhi aperti e preparate le forchette 🙂


All images © Fabio Rovere e Studio Ata