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Walk the Line – quando l’arte colora la città

Carola Pisano Pubblicato il 1 Luglio 2019

Quando studiavo all’ Accademia di Belle Arti il tema per il progetto di un esame fu: “Riqualificare con interventi artistici tre luoghi genovesi con delle criticità”; e senza pensarci due volte scelsi prima di tutto la sopraelevata. Avevo lavorato sui piloni studiandone una decorazione, ma il mio è rimasto solo un progetto per un esame; per fortuna, alcuni anni dopo, ci ha pensato qualcun’altro a realizzare un intervento serio per questo “luogo” con il progetto Walk the Line.

Walk the Line
Strada Aldo Moro
| Genova
Instagram | Sito

Sopra-elevare con la street art

Strada Aldo Moro, conosciuta come “La Sopraelevata” è quella strada con la quale tutti i genovesi hanno un rapporto di “amore-odio”.
E’ quella via a scorrimento veloce che è posta ad un livello elevato rispetto alla strada normale e che collega il quartiere della Foce con quello di Sampierdarena tagliando tutto il centro. Ha un grosso pregio funzionale ma un grosso difetto estetico: è di vitale importanza per spostarsi da Levante a Ponente e viceversa, ma è stata costruita di fronte alle vecchie case del centro storico tagliandone il panorama sul porto.

Terribilmente affascinante quando la percorri in macchina – con da un lato il mare e dall’altra tutta Genova – quanto opprimente quando invece ci passi sotto a piedi.
Più volte ne è stato anche ipotizzato l’abbattimento, ma ormai fa parte del paesaggio urbano genovese. Fortunatamente è nato un progetto che prova a dare un volto nuovo ai suoi piloni facendola diventare una galleria d’arte a cielo aperto lunga più di 3 chilometri.

Una linea di colore tra le case e il mare

Walk the line è un progetto ideato da Linkinart, PAGE – Public Art Genoa, Trasherz Lost in Art e supportato dal Comune di Genova che punta a favorire interventi di riqualificazione urbana e realizzazioni artistiche attraverso l’offerta di spazi legali e la promozione di interventi autorizzati. 

L’obiettivo principale del progetto è di trasformare l’immagine della città attraverso la più contemporanea delle arti pittoriche e urbane, la street art, ma anche di creare reti di incontro e di collaborazione tra le diverse realtà che si spendono per Genova come associazioni, attività culturali e commerciali e cittadini. 
Quello dei piloni della sopraelevata è un progetto che ha come obiettivo la creazione di uno Street Art Tour, percorso turistico alternativo lungo l’arteria più discussa della città. 

100 artisti per 100 piloni

Coinvolge 100 artisti provenienti da tutto il mondo nella reinterpretazione di 100 piloni, accompagnati da una colonna sonora composta da 100 tracce realizzata ad hoc dal collettivo artistico Magellano.
Dai graffiti writing al new muralism, passando per stencil e poster art, i temi degli interventi sono il mare e il rapporto tra città e area portuale.
Fin’ora sono stati raffigurati diversi soggetti, da quelli più astratti a quelli più figurativi. 

Il primo artista è stato Ruben Carrasco, street artist messicano con un lavoro ispirato alla libertà, sul pilone n° 83; si è poi continuato con il brasiliano Alex Senna che ha firmato il pilone 61 con l’opera “Ombra, la mia riflessione”; tra gli italiani Fabrizio Sarti, in arte SeaCreative, si è occupato del pilone 62, dedicandolo a esploratori e marinai;  mentre il genovese Niccolò Masini ha raffigurato “L’uomo delle stelle” nel pilone 68, in via Gramsci.

Tra i miei preferiti il pilone 67 in via Rubattino dipinto da Mrfijodor: raffigura, da un lato, un pappagallo parrocchetto gigante, che sovrasta la città, dall’altro lato, Gattagà, un pappagallo portato a Genova da un marinaio verso la metà del XIX secolo e affidato a una signora che, dopo la sua morte, lo ha seppellito nella tomba di famiglia, vicino al luogo di sepoltura di Mazzini.

Finora sono stati realizzati 22 piloni e una volta ultimato Walk The Line significherà la più grande galleria d’arte a cielo aperto pubblica d’Europa, regalando alla città una linea di colore, tra le case e il mare.


All images © 2019 Carola Pisano