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Zibido San Giacomo: pista ciclabile tra cascine e risaie

Erika Pubblicato il 4 Novembre 2019
Zigò pista ciclabile

A due passi da Milano è nato un nuovo percorso ciclo pedonale per scoprire il territorio di Zibido San Giacomo, tra antiche cascine e risaie per un relax assicurato!

Dove | Zibido San Giacomo
Distanza da Milano | 20 minuti
Per acquisto di prodotti tipici| Azienda Agricola Zipo, Cascina Femegro, Cascina Santa Marta, Azienda Agricol F-Helix
Per un pranzo | Agriturismo Pioltino

Zigò, la pista ciclabile a Zibido San Giacomo

A beneficio degli amanti della bicicletta abbiamo provato un nuovo percorso ciclo pedonale proprio alle porte di Milano. Ci troviamo nel Parco Agricolo a Sud di Milano, precisamente a Zibido San Giacomo, dove un’amministrazione lungimirante ha deciso di valorizzare il territorio creando Zigò, un percorso ciclo pedonale che mette in comunicazione tutte le frazioni della zona, antiche cascine, ristoranti e atelier d’artista.

Tutto il percorso dura 20 km, essendo pianeggiante è adatto veramente a tutti e snodandosi su piste ciclabili e strade secondarie non troverete tante macchine. Nella mappa (LINK) troverete segnalati gli 8 luoghi di interesse e con il QR code potrete accedere ai relativi approfondimenti tematici.

Zigò pista ciclabile

MUSA – Il Museo multimediale di Zibido San Giacomo

Il percorso parte dal MUSA – Museo Salterio dove, se siete sprovvisti di bicicletta, potrete affittarla previa prenotazione presso il comune di Zibido San Giacomo. Già all’ingresso del Museo avrete la sensazione di trovarvi in campagna, questo perché il MUSA nasce nell’ex stallone della Cascina Salterio (fabbricato realizzato nella seconda metà dell’Ottocento da Luigi Salterio per innovare e ampliare l’azienda agricola).

Il museo si pone l’obiettivo di raccontare la storia del territorio e lo fa attraverso un percorso multimediale fatto di testimonianze dirette alla scoperta dei lavori dell’epoca (es. il camparo responsabile delle acque, le mondine e il fabbro), video che ci raccontano la storia della bassa milanese con la produzione agricola di riso e latte e la realtà aumentata per immergerci nell’atmosfera dell’epoca.

Museo Salterio

Prima tappa il Naviglio Pavese

Oltre a Zigò, dal MUSA partono diversi percorsi in bicicletta verso i Laghi Carcana (6 km), la Certosa di Pavia lungo l’alzaia del Naviglio Pavese (16 km) e la Darsena di Milano (9 km).

Proprio di fronte al Musa si trova una delle conche del Naviglio Pavese, ne approfittiamo quindi per farci raccontare la storia di questo complesso progetto idraulico, che vede la realizzazione di canale artificiale che collega Milano con Pavia. L’idea risale al 1349 quando su ordine dei Visconti venne iniziato lo scavo, tuttavia i lavori tardarono a decollare e si dovrà aspettare fino al periodo di Napoleone per vederne la realizzazione. Il percorso fu reso navigabile grazie ad un sistema di 14 conche, una sorta di ascensore per le barche che risolvevano il problema della pendenza di ca. 50 mt tra Milano e Pavia. Ogni conca aveva un custode, alloggiato in un’apposita casa, responsabile della navigazione e del tratto di naviglio attiguo.

Proprio davanti al Museo ne troviamo un esempio, il Guardiano delle Acque, uno dei pochi edifici appartenenti ai guardiani idraulici ancora oggi esistente e non abbandonato. Oggi la casa appartiene ad una coppia di scultori che lo hanno trasformato nel loro atelier.

Le cascine del territorio di Zibido San Giacomo

Dopo un pranzo a base di risotto allo zafferano offerto dalla Proloco di Zibido San Giacomo, saliamo in sella alla bici e partiamo alla scoperta di Zigò.

L’itinerario non è solo culturale o naturalistico ma anche gastronomico, visiteremo infatti le cascine che si trovano lungo il percorso e ovviamente ne approfitteremo per una spesa a Km zero. Dopo aver percorso qualche km lungo il Naviglio Pavese ci addentriamo nelle risaie. Subito ci ritroviamo in un ambiente suggestivo, un equilibrio tra natura e uomo in una sfumatura di colori che cambia da stagione a stagione, d’estate quando il riso cresce il paesaggio si tinge di verde mentre in autunno si trasforma in oro.

Risaie Zibido San Giacomo

Prima tappa la Cascina Femegro (LINK), un cascinale fortificato quattrocentesco che un tempo doveva essere un castello dotato di ponte levatoio. Tipico esempio di economia circolare la cascina era autosufficiente unendo agricoltura e allevamento con un mulino che forniva l’acqua all’azienda. Oggi in quello che un tempo era il posto di guardia troviamo lo spaccio aziendale, aperto tutti i giorni dalle 9 alle 18, dove è possibile acquistare i loro prodotti (riso, uova, miele, confetture e prodotti caseari).

Cascina Femegro

Un’altra cascina che incontriamo nel nostro percorso è la Cascina Cà Grande. Spicca subito la casa di caccia, edificata ai tempi degli Sforza dai Pusterla. I proprietari sono cosi ospitali da farci visitare la casa, con i suoi affreschi e arredi di un tempo, e il bellissimo parco circostante. Entrambi sono visitabili su richiesta. Oggi la cascina ospita l’azienda agricola Zipo (LINK), rinomata per la produzione di prodotti caseari, tra cui la Zipotta. Nel loro punto vendita troviamo oltre a formaggi, latte e yogurt anche prodotti di aziende amiche e il loro riso, pensate che lo pilano ancora con una pilatrice meccanica d’epoca che si trova proprio nel negozio.

Se avete tempo dedicate una sosta anche alla Cascina San Marta (LINK), una tipica corte lombarda dove è possibile prendere lezioni di equitazione e ovviamente fare una spesa a Km zero di verdure, riso ma anche vino e olio proveniente dai loro terreni in toscana e molto altro.

Il centro di Zibido tra Chiesa e atelier d’Artista

Il percorso passa anche per il centro di Zibido dove è possibile ammirare la Chiesa di San Giacomo, famosa per la legenda sull’urna di marmo presente nel sagrato. Si dice che contenesse i resti di San Giacomo lasciati dal vescovo Eustorgio, che li stava trasportando da Gerusalemme a Santiago de Compostela.

Proprio di fronte alla Chiesa troviamo lo studio del pittore Carlo Montana. Carlo ha unito le sue due grandi passioni, musica e pittura realizzando i ritratti dei cantanti duranti i loro concerti. Il suo studio personale raccoglie più di 18000 cd e dischi che in alcune sere diventano la scenografia perfette per dei concerti (LINK).

Torniamo a casa sicuramente più leggeri nel corpo e nello spirito per questa giornata all’aperto e un po’ più carichi a causa della spesa a Km zero!

Per altri suggerimenti su cosa fare nei wend visitate la sezione Gite in giornata!


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